Ortigara 2017

18 Agosto 2017 - ven


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Altro giro con partenza da Camporovere e destinazione Monte Ortigara. 
Dopo l'Ortigara Inedito del  2015 e la variante del 2016, mi appresto, stavolta in solitaria, a risalire ancora una volta sulla più famosa cima dell'altopiano. 
Partito con il solo proposito di "fare gamba" in vista dell successive uscite dolomitiche di più giorni, decido però di esplorare anche tratti nuovi. Per la salita, anzichè salire per il Mosciagh come le volte precedenti, opto per raggiungere la Val Galmarara salendo per il bivio di Basa Senocio.
la salita è nel sottobosco, freddino al mattino, piacevole e con lievi pendenze, fino al famigerato bivio, dove comincia ad inerpicarsi su tornanti perdifiato ( in fondo bastava il nome "bàsa sènocio "per capire cosa aspettarsi !).
Raggiunta l'ampia carrabile della Val Galmarara proseguo a salire con tratti di fondo piuttosto spaccaschiena fino al Bivio Italia, poi il sentiero 839 e variante alta per arrivare alto al cippo Italiano. Pausa panino e poi discesa per lo stesso sentiero. 
La maledizione dell'Ortigara pero' torna ancora una volta a colpirmi... preso dall'eccesso di euforia abbasso la guardia in discesa e saltando un droppone più alto del solito con la sella tutta sù mi ritrovo a fare uno spettacolare 360... un bel grattone sulla guancia, niente di chè. 
Per scendere, una volta arrivato al Bivio Italia, attraverso il greggio di pecore al pascolo e decido di esplorare un sentiero intravisto all'andata. Il primo tratto è su single track molto flow e panoramico, poi inizia a salire e scendere su fondo piuttosto eroso e ostico, con diversi drop e qualche passaggio da farsi a piedi (almeno per me). Alcuni trekkers incrociati all'inizio del sentiero mi avevano avvisato che per loro era impossibile da fare in bici, invece con un po' di "manègo" e pelo sullo stomaco si puo' fare. Mi hanno detto che prima di me era passata una ragazza con casco integrale e bici da DH... 
Io mi sono comunque divertito, piuttosto che rifare la mulattiera dell'andata. 
Per il rientro, poi decido di risalire faticosamente il Mosciagh  e scendere per il bel sentierino della valle di Zemben , dove sono ancora presenti gli alberi abbattutti anni fa ma qualcuno ha provveduto a creare dei varchi ove passare, seppur dovendosi quasi fermare nelle strettoie create. 


DIVERTIMENTO :  7,5
DIFFICOLTA'      : 7,5
PANORAMA       :  9
NOTE:  sentieri tecnici, passaggi a piedi

DATI RIEPILOGATIVI:
  
Orario inizio: 08/18/2017 06:56
Orario fine: 08/18/2017 14:04
Distanza: 42,9 km (07:08)
Tempo movimento: 04:56
Velocità media: 6,01 km/h
Velocità media mov.: 8,68 km/h
Max. Velocità: 45,91 km/h
Altitudine minima: 1035 m
Altitudine massima: 2045 m
Velocità di salita: 336,4 m/h
Velocità di discesa: -630,4 m/h
Dislivello positivo: 1394 m
Dislivello negativo: -1385 m
Tempo di salita: 04:08
Tempo di discesa: 02:11

TRACCIA:

     

FOTO :
L'ALBUM COMPLETO lo trovate cliccando qui:  GOOGLE PHOTO
























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