Gravel Tour: 2 gg su Ciclopista del Brenta, Levico, Caldonazzo, Vezzena

 11-12 Agosto 2022 gio-ven


Panoramica dal Menador

Prima uscita di più giorni in gravel con destinazione i laghi di Levico e Caldonazzo in compagnia di due pittoreschi individui di nome  Alex e Maurizio con le bdc. 

Day 1.
Nastro di partenza il bar Corte Leone a Pozzoleone, dove alle 7.30 oltre al giro inizia pure il bar-tour che ci accompagnerà per tutta la prima tappa. 
Per stradine secondarie perse in mezzo ai campi raggiungiamo Bassano del Grappa, dove imbocchiamo a Sant'Eusebio il percorso ciclopedonale Bassano-Trento. Per comodità e visto la scarsità di traffico veicolare restiamo sulla strada provinciale, ignorando la ciclabile anche perché molti tratti non sono fatti per le bici da corsa di Alex e Maurizio.
 La giornata presenta un meteo perfetto per i cicloturisti: sole velato e temperatura quel tanto frizzante da non far sudare. Qui cominciano le infinite soste, sia per fare qualche foto che per sostituire l'apporto energetico delle barrette chimiche con caffè in tutte le varianti, brioches, bibite, succhi, cocktails, gelati al bagigio...  ogni occasione è buona per fermarsi! 
Arrivati al Cornale inizia quella che può definirsi una vera e propria ciclabile, riservata esclusivamente alle biciclette, anche se , causa frana, all'altezza di Primolano si deve uscire per qualche km e rientrare in pista successivamente. Al 75° km ci fermiamo per far riposare le gambe e ricaricare la stiva con dei tostoni farciti al moderno bicigrill di Castelnuovo. L'attrazione di appisolarsi al sole nell'attrezzato parco adiacente è tanta, ma viene subito superata dalla voglia di farsi un bagno nelle fresche acque dei laghi, per cui, levate le ancore si riparte. 
La "noiosità" della ciclabile fatta di impegnati discorsi da ciclisti e  vedute bucoliche di coltivazioni, castelli e acque rigogliose viene presto interrotta dalla compagnia di una simpatica ciclista di nome Cinzia che ci accompagnerà fino al parco del lago di Levico, dove festeggiamo assieme l'arrivo di tappa con una fresca birretta. Congedatici e con l'alcool che comincia a farsi sentire arranchiamo fino all'hotel Al Brenta dove abbiamo preso camera, ma solo per scaricare un po' di peso e ripartire alla scoperta dei Laghi. L'idea era di fare il giro dei laghi lungo l'ombrosa via sterrata dei pescatori, ma l'alto tasso di pedoni ci invita a prendere l'asfalto dell'assolata strada più in alto che ci regala comunque una magnifica veduta del lago.
Raggiunto l'abitato di Pergine scaliamo la ripida salita dei 657 m. del Col Tegazzo per visitare il bellissimo Castello Medioevale 
da cui si gode di una splendida veduta sulla Valsugana. Ripreso il giro facciamo scorrere le strette ruote sulla ciclabile del lungolago di Caldonazzo tra ali di bagnanti stesi al sole come lucertole. Non essendo noi da meno, parcheggiamo le spossate bici  e ne approfittiamo affondando i nostri consunti fondelli nelle fresche e ristoratrici acque del lago... che goduria!!!  Al calar della sera, controvoglia, oramai asciugati dal sole, ritorniamo all'hotel dove poter dare degna conclusione culinaria alla giornata, non proprio all'insegna della leggerezza,  seguita però dalla digestiva camminata notturna di un'oretta tra l'affollatissimo centro storico di Levico. 

Day 2.
Già dalla vigilia della partenza sapevamo che il meteo previsto per il secondo giorno non sarebbe stato dalla nostra parte: prevista giornata nuvolosa con piogge a partire dalle ore 14. 
Astuti come tre vecchi volponi, mettiamo le sveglie alle 6.30, ma alle 6.00 siamo già vestiti in cucina ad ordinare caffè, cappuccini, uova strapazzate, marmellate, macedonie, yogurt e panini vari, come se non mangiassimo da qualche anno, alla premurosa cameriera presa alla sprovvista.
Caricati i bagagli partiamo quindi tra filari stracarichi di mele verso la salita del Menador, che conquistiamo dopo 13 km di fatiche tra bici cariche, pendenza e gambe di legno. 
A Monterovere però le sofferenze continuano per arrivare ai 1417 m. del ventoso e freddo Passo Vezzena dove facciamo una seconda colazione al caldo del bar. Cambiate le maglie bagnate e indossati gli antivento, ci fiondiamo ora in una lunga discesa intervallata, tanto per cambiare, dalle soste a bar e fontanelle varie, arrivando poco prima di mezzogiorno al traffico caotico del centro di Asiago. Decidiamo di non fermarci , ma di scendere più a valle nel caso che le nubi nerastre che iniziano a intravedersi non decidano di farci qualche gavettone. L'ideona poi vien correndo sotto allo striscione della sagra degli gnocchi di santa Caterina e senza induci andiamo ad inaugurare l'apertura dello stand con due piatti di gnocchi a testa che digeriamo solo dopo un'ulteriore tappa in piazza degli scacchi a Marostica a colpi di liquerizia.
Arriviamo a casa verso le 14.30 non senza un'altra tappa liquida a casa di Maurizio, felici e contenti per le due goduriose giornate passate assieme e senza aver preso una sola goccia d'acqua.
A quando la prossima?
   

DATI RIEPILOGATIVI: (dislivello da prendere con le pinze!)
ANDATA
Lunghezza: 117km, ↗1195m, ↘805m
Tempo: 10:37:03h
In movim.: 07:25:41h
RITORNO
Lunghezza: 87km, ↗1685m, ↘2080m
Tempo: 07:56:47h, 
In movim.: 04:43:28h


TRACCE:
gg1:

gg2:

GPSIES

FOTO :
L'ALBUM COMPLETO lo trovate cliccando qui:  GOOGLE PHOTO

GG 1:














GG 2: