Bassano - Marostica con spritz & birra

17 FEBBRAIO 2013


Uscita tranquillissima, sciogligambe per il sottoscritto, reduce dal giro in Valbella su neve,  e di riscaldamento per Giampi, che non esce da settimane.
Salita per S.Giorgio, Valrovina, Rosina e doppio giro sulle colline di S. Benedetto.
Rientriamo poi per il centro storico di Bassano con sosta per spritz, patatine e birra in compagnia.
Per il weekend del 9-10 marzo prevedono pioggia.. anche il tempo sembra piangere il Giampi che presto se ne emigrerà per lavoro nel milanese...
Torna presto a trovarci, altri giri dolomitici da fare assieme ci aspettano ancora !!!

Dati riepilogativi:

Km:           tot. 31 km
Vel. media/max:
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Tempo: 4 ore
Dislivello : 765 m.circa
Max altitudine: 339  mt
Meteo: Sole

Giro della Valbella con neve

02 MARZO 2013
Mon. al Capitano E. Niccolai (Medaglia d'Oro al Valor Militare)

A distanza di 15 gg riprovo a fare un giro inizialmente abortito per la troppa neve caduta: il giro della Valbella.
Stavolta esco di sabato, in solitaria. Le temperature si sono alzate in settimana, mi preparavo per il peggio , cioè trovare si il solito metro di neve a terra, ma molto molle e quindi impossibile da fare in sella.
Partenza dal solito parcheggio al bivio del Turcio, ore 8.00. Il termometro segna -2°, sole splendente: sarebbe un peccato dovermene ritornare subito giù tra il grigiore persistente della pianura...
Provo, visto che ci disto 100 metri, a fare la salita per il Monte Corno verso Granezza. I primi 50 metri di neve spianata sono ridotta a lastrone di ghiaccio scivoloso, poi una montagnola di accumulo della neve di un paio di metri da risalire bici in spalla e dietro,  ahime' neve non battuta e intonsa dal passagio pedonale,  soffice come una nuvola... impossibile proseguire, persino a piedi si sprofonda sino a sopra il ginocchio!
Deluso ritorno sui miei passi e mi preparo già psicologicamente a dovermi fare un giro in altopiano interamente su asfalto... Rimane un briciolo di speranza di trovare il sentiero Gallio - Asiago ancora transitabile, anche se l'ATP contattata in settimana mi ha riferito non è più stato battuto da 15gg...
Transito per la contrada Bertigo. Do una occhiata al cartello Valbella. Penso tra me e me che se due settimane fa il sentiero era impraticabile ed oggio poi la neve risulta cosi' soffice sarà messo ancora peggio.. beh, gia' che ci sono, vado a vedere.. tempo ne ho...
Svolto cosi' verso destra, primo km di asfalto ben pulito fino alla malga Ronco, poi inizia lo sterrato, coperto di 10-15 cm di neve.. Sembra ancora bella ghiacciata.. i solchi lasciati da un fuoristrada sono ora scie di ghiaccio, per cui transito nel mezzo, senza nessun problema.
Arrivo alla malga Stenfle, punto di partenza della strada bianca che circumnaviga i monti della Valbella e punto dove il 17 febbraio siamo dovuti ritornare indietro.
Con somma gioia vedo che un paio di persone hanno affrontato giorni prima le nevi attrezzati di ciaspole. Provo a mettermi con la bici sopra, salgo con etrema cautela e parto. Non affondo, probabilmente essendo un versante esposto a nord-est, vede poco il sole e questo fa si' che lo strato superficiale si sciolga al primo mattino  e si ghiacci durante la notte, rendendolo cosiì piu' solido e percorribile.
Avanzo a tratti di 100 - 150 metri  poi devo fermarmi a riprendere fiato. Le cose pian piano peggiorano, la neve diventa sempre più soffice, specie fuori dal bosco.
Mi fermo al monumento del cap. Nicolai, posto all'entrata della valle, mi allontano dal sentiero per posizionare la macchina fotografica e sprofondo di quasi un metro nella neve !
Le orme che sto seguendo non vanno nella direzione che spero, ma salgono alla malga  Melaghetto.
Provo a risalire anche io quella decina di metri fin sopra la collineta. La malga è' chiusa, le orne scendono dalla parte opposta e arrivano alla pista da sci. Mi butto ma l'anteriore si conficca più volte.. scendo a piedi fino alla pista deserta.. mi metto ai lati e qua sembra di essere in autostrata, per di piu' in discesa!
Arrivo alla base degli impianti.. Preso da pazzia chiedo al primo impianto se posso salire a piedi a bordo pista, mi dicono di no per motivi di sicurezza.. Sconsolato riprovo a chiedere al secondo impianto, quallo che porta a Stoccaredo, ancora spento.
Mi dicono di si, provo a salire ma dopo 50 metri desisto, troppo ripido e troppo scivoloso!
Amareggiato, provo a riseguire le orme sul sentiero prima abbandonato. Le cose si complicano: neve sempre più morbida, buchi lasciati da qualche genio che se l'è fatta a piedi senza ciaspole, sole che sta alzando la temperatura.. Dopo 300 metri altra sorpresa: le orme salgono il monte sulla destra in verticale anzichè continuare! Riposo un poco, poi mi decido di prendere la bici per mano e risalire la collina. Salgo, salgo e salgo.. non finisce più.. vedo ancora più in alto un tratto di neve smossa.. deve esserci una stradina.. altri 10 minuti di salita.. trovo i segni del passaggio di un gatto delle nevi e, poco piu sopra la stazione a monte di una pista; cavolo, è proprio quella che mi avevano detto di no ! Me la sono fatta tutta a piedi lateralmente senza accorgermi !
Mi spingo fin al limitare della pista, scende solo qualche bimbo alle prese con le lezioni dei maestri.. sarei tentato di farla in discesa, ma come mi vedranno arrivare si prepareranno per legnarmi! Opto nel ridiscendere da dove sono venuto, conscio che dovrò farle diverse centinaia di metrii km di neve non battuta con la bici per mano...
Provo a buttarmi nella discesa verticale (pendenza 20-25% se non di più) in sella: sedere tutto indietro a grattare sulla ruota posteriore, sella sullo stomaco e via! Non ci credo, grazie alla velocità riesco a non sprofondare! E' uno spasso! Prendo velocità, cerco di usare i freni ma appena li tocco la bici viene sepolta ed io capitombolo un paio di metri più' sotto! capisco non devo nemmeno toccare l'anteriore e lasciarla andare... cosi' funziona e va meglio.. ricapitombolo ma solo alla finale del pendio nel tentativo di fermarmi !
Ora tocca il difficile: neve intonsa e molle.. 300 metri in sella poi  piedi.. sono cotto e senza forze..ma dovevo farcela.. solo quelli dell'Amaro Averna potrebbero venire in mio soccorso...
Mezz'ora di camminata difficoltosa, poi vedo la strada che porta alla cava... urrà! Canto presto vittoria: la strada e' una lastra di ghiaccio tipo qualla (dolorosa) fatta in Grappa...stavolta pero' mi sono attrezzato: ramponi sulle suole degli Shimano, sella bassa e piede a mò di bastoncino da fondo.. un paio di km poi mi immetto alla strada per Foza, bella pulita, quindi alla statale verso Asiago e dopo altri 4-5 km al Turcio.
Che dire? Panorami, ma pure percorso, mozzafiato... megli rifarlo a -16° o con soli 10-20 cm di neve....o con ciaspole al seguito!


Dati riepilogativi:

Km:           tot. 19,50 km
Vel.
med 8,4 - max 45,4 Km/h
Tempo: 3,5 ore 
salita:1,26 H
discesa: 1,04 H
Dislivello : 456 m.circa
Max altitudine: 1277  mt
Meteo: Sole, neve, 0°
Difficoltà: Molto Impegnativo per il fondo impraticabile



Note: Bello, specia in discesa!


Traccia Gps e Mappa:
 
Foto: