Monte Cesen da Valdobbiadene

 14 Novembre 2020 sab

Cima Cesen 

Uscita autunnale sul Cesen con Roberto, Alex, Andrea e Dario. Partenza da Valdobbiadene, dura e infinita salita su asfalto fino alle antenne (Monte Barbaria), poi si raggiunge con un ultimo strappo su ripido sterrato fino ai 1570 della cima del monte Cesen.
Sosta panoramica alla croce, discesa verso il Col Toront e risalita  a spinta al piazzale delle antenne , poi discesa finale passando per Pianezze sul sentiero 1007 guidati da Roberto.
Tratto finale molto rovinato nella parte bassa, praticamente si scende su un letto di sassi smossi.

DIVERTIMENTO :  7
DIFFICOLTA'      : 8
PANORAMA       :  9
NOTE: --


DATI RIEPILOGATIVI:
Lunghezza: 26km, ↗1495m, ↘1480m
Tempo: 05:03:25h
In movim.: 03:55:31h
Inizio: sabato 31 marzo 2001 07:21:59
Fine: sabato 31 marzo 2001 12:25:24


TRACCIA:

FOTO :
L'ALBUM COMPLETO lo trovate cliccando qui:  GOOGLE PHOTO















M.te Pavione - 2020

 7 Novembre 2020 - sab

Monte Pavione 

Remake della salita sul m.te Pavione  con partenza da Croce d'Aune e tappa intermedia al rif Dal Piaz.
Mi accompagnano nel portage per questa volta: Andrea, Alex, Dario. 
Panorami da urlo e due metri focaccia eccezionale al rifugio.
Sentiero finale in parte molto scassato ma godibilissimo.
Per i  numeri del giro rimando al precedente  


FOTO :
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Forcella Ambrizzola - Nuvolau

12 Luglio 2020 - dom



panorama dalla cima del Nuvolau 

Uscita dolomitica con partenza da Selva di Cadore. 
Meta della giornata la Cima del Nuvolau, passando per la forcella Ambrizzola, il Rif. Palmieri e la salita al 5 Torri senza l'ausilio dell'impianto. 
Preventivati più di 2000 metri di dislivello positivo da affrontare, partiamo con calma (anche troppa) seguendo gli 8 km di asfalto (accompagnati da un rumoroso raduno di choppers) per imboccare lo sterrato del sentiero 467, invaso da trekkers come processionarie. Poco dopo aver passato la malga Fiorentina, a Diego balena la malsana idea di fare un taglione per arrivare ai 1999 m. della forc.di Roan senza seguire la colonna umana. Pur molto dubbioso ci addentriamo in un pantano sempre più misto a evacuazioni bovine per trovare dopo tanto tribolare il sentiero impraticabile per la devastazione residua del Vaia... Arresi, facciamo dietrofront e riprendiamo la traccia originale.  Una volta raggiunta la forc. Roan, comunque, vediamo diversi trekkers arrivare da quel sentiero... boh, per dove siano passati non si sà... 
Proseguiamo prima per le dure rampe del s.458 per il Col Duro (2.335 m.), poi spingendo a tratti fino alla for. Ambrizzola (2277 m.). Si scende ora per il 434, passando per il trafficatissimo Rif. Palmieri (2046 m.) e il lago Federa fino al bivio con il 437, sentiero veloce e superflow. 
Sbucati sulla statale 638 all'altezza del ponte de Rucurto, deduciamo dalle curve altimetriche che il 437 sia non pedalabile e decidiamo quindi di fare la stradina asfaltata che sale alle 5 Torri. Per raggiungerla bisogna scendere per mezzo km su asfalto, ma alla fine diventano pero' il doppio per non essermi accordo di dove fosse l'imbocco, nascosto da un piccolo parcheggio... altro dislivello fatto per niente! Risaliamo, imbocchiamo un sentiero sterrato in leggera salita per 1,5 km e raggiungiamo il ripido asfalto. Tra una sosta e l'altra arriviamo finalmente al rif. 5 Torri dove ci facciamo una coca. 
Riprendiamo su difficile carrabile dal fondo molto smosso e ripido, spingiamo fino al rif. Scoiattoli per poi riprendere a pedalare e spingere in direzione del rif. Averau. Non stanchi ci carichiamo le bici in spalla e scaliamo per altri 160 metri sino alla punta del Nuvolau (2575 m.). panino, birretta, contemplazione del panorama con il sottofondo di musica folcloristica sono d'obbligo. Messe le protezioni aspettiamo che anche gli ultimi escursionisti scendano per iniziare a goderci il downhill sulle rocce fisse ma insidiose del Nuvolau. Ritornati poi al rif Averau, imbocchiamo il sentiero 441 che ci porta  a imboccare  lo stretto solco della strada della Vena tra i verdi prati. Il sentiero poi nel sottobosco si allarga ma resta sempre super-veloce, interrompendosi però in loc. Colcuc dove cartelli di divieto per pedoni e bici indicano che il Vaia ha fatto macelli pure qua. Vista l'ora desistiamo dal voler provare a passare comunque e scendiamo per strada secondaria a prendere l'asfalto della 251 per S.Lucia - Selva di Cadore, arrivando comunque alle auto alle 19 in punto dopo 9 ore e mezza di giro, 52 km e 2400 metri di dislivello positivo (la traccia è al netto divagazioni non a buon fine).


DIVERTIMENTO :  9
DIFFICOLTA'      :  8
PANORAMA       :  10
NOTE:  giro top


DATI RIEPILOGATIVI:

Lunghezza: 51km, ↗2295m, ↘2290m
Tempo: 09:38:19h
In movim.: 07:30:38h
Inizio: domenica 12 luglio 2020 07:05:08
Fine: domenica 12 luglio 2020 16:43:27


TRACCIA:
FOTO :
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