Cortina - 5Torri - Cortina

28 LUGLIO 2013

5Torri - 3bikers

Altra uscita dolomitica, stavolta zona Cortina.Obiettivo della giornata: partire da Cortina, raggiungere loc. Bai de Dones, salire con la funivia alle 5Torri, Averau, Pampeago e discesona finale fino a Cortina. Alle 8.50 siamo già a Cortina. Giornata calda, molto calda, gia' al mattino. Si parte subito in salita superando la zona abitata di Cortina per imboccare il sent. 434. Il terreno e' bagnato ma il fondo sassoso non crea problemi, almeno fino al Lago d'Ajal, ove, per non fare la solita strada mi invento una deviazione (sul sentiero 430 prima e 429 poi) che poco dopo si rivelerà assai tosta ed impegnativa perchè quasi interamente in ripida salita su singletrack stretto e fangoso intervallato da guadi e gradoni...parecchi i tratti fatti a piedi...Gianpiero getta la spugna per primo e devia su asfalto. Dennis vorrebbe seguirlo a ruota ma il pensiero di fare asfalto trafficato lo frena (inizialmente) e riprendiamo a salire sul tratturo infangato con altri 200 metri di dislivello a salire, sempre piu' tosti. Dennis mi maledice e rimpiange la scelta fatta, ma non ha nemmeno le forze a scendere.. Fortunatamente verso il lago di Bai de Dones il fondo e' asciutto e si va poco meglio, ora sono i radicioni a rompere... Arriviamo sfiniti all'impianto 5Torri., rifornimento idrico e saliamo. All'arrivo si apre alla vista un paesaggio spettacolare, paradisiaco sulle 5 torri e a 360° sulle dolomiti circostanti!  Dopo un giro escursionistico sulle trincee del museo della Grande Guerra che da solo merita una visita, decidiamo per pranzare sulla terrazza del rif. Scoiattoli: casunziei alla cortinese per me, patate speck e uova per Gianpi e minestra d'orzo per Dennis... e birra per tutti. Dopo un'oretta riprendo in mano la Lux e vedo dove prosegue la traccia.. dietro allo scoiattoli c'e un sentiero carrabile erto e ripido che sale per un km circa al Rifugio Averau..vista l'ora e la riserva di energia rimasta, Dennis e Gianpiero mi invitano eventualmente a farmela da solo ed aspettarmi.. opto per dire "arrivederci AVERAU" e scendere con loro. Individuiamo un sentiero, il 439, che dovrebbe congiungersi al 425 e cosi' scendere a Cortina.  La discesa e' inizialmente su ghiaione e roccia ma si scende a palla. .. troppo a palla; manchiamo la deviazione con il 425 e continuiamo sul 439 finendo su una specie di greto di torrente scavato dall'acqua assai scassato e pieno di rocce.. accortici dell'errore, cerchiamo un passaggio per riportarci sulla retta via. Individuiamo un sentiero non segnalato che con una 70ina di metri di dislivello fatti prevalentemente a piedi e con la bici in spalla ci porta finalmente sul 439 da dove come matti scendiamo fino a reimetterci sul single track melmoso dell'andata.. in discesa sempre viscido ma tutt'altra cosa. Ci infanghiamo come porci ma ci divertiamo pure un mondo, pur con qualche tratto impegnativo. Arriviamo al lago d'Ajal dove una fontanella con abbeveratoio si traforma per noi in vasca da bagno dove ci ripuliamo dall' insozzamento e Dennis ne approfitta per farsi cure termali tra fanghi e pediluvi. Riprendiamo poi il 434 gareggiando a sorpassarci... goduria completa! Risbuchiamo nella zona abitata.. fine del divertimento ma non delle sofferenze: ci aspettano ore di incolonnamento per avarie in galleria e intasamenti vari.... vabbè.. . abbiamo capito che a Cortina di domenica non ci verremo mai più e che certe deviazioni sarà meglio evitarle! 
Reduci della battaglia: Dennis, Gianpiero e FabioS.

Dati riepilogativi:
Km:          tot.26,5 km 
Dislivello :
1179 mt (comprensivi di 340 mt di funivia)
Max alt.:
2.554  mt
Durata:tot6h, 30 min

in mov.3h, 13 min
Vel.media8,22Km/h

max48,63 Km/h
Tempi:salita3:25 h

discesa1:51 m
Meteo:
sole, qualche velatura
Temper.
molto caldo!
Difficoltà:
medio-difficile
Note:
Panorama eccezionale, al TOP.
evitare i sentieri fatti con fondo molto bagnato


Traccia Gps e Mappa: 



Foto:












  


  


 casunziei alla Cortinese
 patate, speck e uova
 minestra d'orzo
  
  

   






Giro Sassolungo - Sassopiatto - Val Duron

14 LUGLIO 2013
Il Sassolungo dalla Città dei Sassi

Giro Dolomitico fantasticoooooo!
Prendendo spunto dal giro n° 169 di Ruotalpina abbiamo fatto uno dei più bei giri dolomitici di sempre, per me pari al Sellaronda. 
Arrivo a Campitello ore 9.00 spaccate, una volta preparati ci dirigiamo intimoriti a prendere i biglietti per salire con la funivia del Col Rodella.. Ruotalpina diceva esserci un cartello ove indicato che la salita era possibile solo con guida MTB, ... nessun cartello.. ordino due biglietti con supplemento bike e senza fiatare la giovane cassiera ci accontenta... fiuuuu!!.. ci siamo evitati di andare a Canazei e cercare il pullman per il Passo Sella (anche se più economico, dicono). Solo ora  a casa leggo l'email di risposta della ATP Val di Fassa che mi scrive "l'unica restrizione per chi sale con le bici e' di non prendere il Federico Augusto in direzione Rif. Sandro Pertini" (quello con l'abominevole Yak di plastica, per intenderci)... troppa gente e diamo fastidio? boh, oggi di gente c'e n'è ma molto molto poca rispetto a quella agostana dell'anno scorso! Vabbe' tanto noi dobbiamo scendere al Passo Sella.
Arrivati sopra sembra di essere saliti in paradiso: silenzio, panorami che lasciano a bocca aperta su cime ancora con ampi tratti di neve, verde dei pascoli e cielo azzurrissimo senza nuvole...
Dal Passo Sella imbocchiamo il sentiero sulla sinistra che , passando sotto alla bidonvia ci porta a transitare per la spettacolare "città' dei sassi" e qui mi sovviene di esserci passato due anni prima con il giro del Sellaronda.. mi ricordo era molto ma molto più  trafficato, ma era anche agosto... Qualche foto anche su lingue residue di neve e poi giù, dapprima su sentiero, poi su pratone... ah, che goduria! Non scendiamo fino a valle, rimaniamo sempre in quota su sentieri più o meno battuti. 
Raggiungiamo tra saliscendi con alcuni tratti anche più  impegnativi il rif. Comici, poi giù su larga carrareccia ripida e sassosa ma mai difficile fino al Pana. Seguono poi i sentieri 528 e 531 che ci portano tra panorami mozzafiato sull'Alpe di Siusi. Prendiamo per la seconda salitona della giornata verso il rifugio Zallinger ove ci prendiamo pure la messa in doppia lingua all'aperto sulla bellissima chiesetta sottostante. Ci prendiamo una birretta e divoriamo un panino con porchetta portato da casa.. il pranzo lo faremo in Val Duron, ci diciamo... Riprendiamo l'ultima salita della giornata, altri 5 km di sentiero poco battuto che finisce in un prato dove perdiamo la traccia. Dopo un po' di girovagare individuiamo nell'erba alta dei paletti, ove il terreno sottostante risulta maggiormente compatto.. dobbiamo esserci.. seguiamo e ritroviamo il sentiero, ora piu' evidente che sbuca sul principale che porta al Passo Duron. Qua sosta per riprendere fiato e ammirare le due vallate opposte, poi buttiamo giù  per la Val Duron su carrareccia molto inghiaiata e inizialmente ripida ma fattibilissima in sella, anzi, divertentissima.. 
Ho sentito diverse persone dire sia pericolosa, con tratti a piedi.. boh, io sono sceso a missile divertendomi come un bimbo a fare bunny-hop sugli scoli o rocce affioranti ... a volte a scendere senza toccare i freni (anche perchè ho le pastiglie finite!!) si fatica meno! 
Arriviamo al Rif. Micheluzzi ma rimaniamo delusi dal listino prezzi.. con il fatto di essere l'unico rifugio in questa lunga valle hanno prezzi spropositati,rinunciamo, mangiandoci cosi' le mani per non aver pranzato allo Zallinger... Riprendiamo a scendere, prima su strada bianca, poi stretta stradina asfaltata tra le abitazioni di Campitello ed infine al'impianto. Che bel giro.. peccato cosi' corto.. avrei fatto volentieri un altro paio di orette di giro in questo paradiso! Al rientro, sosta con piatto di affettato e dolci casalinghi al Passo Rolle.. a prezzi decisamente più umani! 
 Ruotalpina indica alcuni tratti come difficilmente pedalabili: a parte un profondo fosso in mezzo all'erba alta dove abbiamo perso la traccia, il resto del percorso l'ho fatto tutto in sella, sia le rampe in salita che le discese (scoscese, dove?) e fidatevi non sono certamente un superbiker, anzi! Io lo classificherei come un giro xc medio-facile, anche grazie ai 900 metri di salita risparmiati dalla salita meccanizzata. In previsione di rifarlo, lo allungherei certamente di qualcosina!
Compagno di uscita l'indomito Gianpiero e la sua Turner.

Dati riepilogativi:
Km:          tot.29,0 km 
Dislivello :
728 mt
Max alt.:
2.252  mt
Durata:tot4h, 00 min

in mov.2h, 30 min
Vel.media11,2Km/h

max50,4 Km/h
Tempi:salita2:29 h

discesa1:30 m
Meteo:
sole splendido
Temper.
11° alle 9.00 a Campitello
Difficoltà:
medio-facile
Note:
Traccia spettacolare! 
Paesaggio paradisiaco!
99,9 % pedalabile
.


Traccia Gps e Mappa: 
manca la salita con funivia Col Rodella (+ 900 metri)

Foto:
Partenza, funivia
Gianpi
io me
piazzale arrivo funivia sul Col Rodella
che panorama!
ancora la neve!
Bivio sul Federico Augusto
Gianpi attraversa la "citta dei sassi"
che sentiero stupendo!
uscita da citta dei sassi
Gianpiero
panorama da urlo
foto ricordo
i due bikers!
sembra primavera
Gianpi su neve!
Fabio Su neve
Rif Comici
sentiero stupendo
comincia la prima salita
immagini bucoliche
Alpe di Siusi
Sciliar sullo sfondo
si prosegue
si sale ancora
dov'è' Gianpi?
eccolo che arriva
sfinito...
ma riparte subito
Sassopiatto
sale ancora..
ora scende !
quanti cancelli anti-mucca!
salita impegnativa 
chiesetta allo Zallinger
il sentiero scompare nel prato!
dove è la traccia ????
mosche all'attacco!
il mio capriolo
che inquadratura!
malga
salita da Saltria verso il Passo Duron
cancello ellettrificato
arriva Gianpi
chiesetta al passo Duron
Sassopiatto
inizio  discesa Val Duron
Il Catinaccio