Rasciesa- Seceda #3

24 Giugno 2017 - sab

Le Odles viste dal passo di  Brogles

Terza uscita in quel di Ortisei per il Rasciesa-Seceda. 
Questa volta con tre modifiche al giro classico: la prima, dopo l'estenuante salita sul sent. 9 da Ortisei abbiamo raggiunto tramite il sentiero 10 (pedalando con non poca fatica) direttamente il Rifugio Rasciesa, non passando per la stazione a monte della funicolare. Per chi volesse risparmiarsi questa fatica, può salire in funicolare, euro 18,50 sola salita (!). 
Poi salendo piacevolmente sul sentiero 35, con praticamente nessun pedone in mezzo, fino alla chiesetta (m. 2198) sul versante ovest. Da questa, pedalando (poco) e spallando (per 3/4) abbiamo guadagnato la croce sul Rasciesa di Fuori (m.2283), punto molto panoramico a 360°. Invece di ridiscendere nuovamente al Rifugio Rasciesa per il sentierino divertente che si intravede, siamo rimasti in quota sul sent. 31, procedendo verso est fino a scendere per un sentiero molto scassato e impedalabile (drop, scalini, radici e tornantini stretti) al'incrocio di Malga Cason (m.2111).
Consiglio, a volerlo ripetere, di restare invece in quota sul sentiero 31, evitandovi la brutta discesa a piedi e un bel tratto di risalita sul 35. Arrivati alla forc. di Valluzza, potete riprendere il 35. Una variante non fatta era di scendere al rif. Brogles (m. 2.045) e prendere il sentiero che aggira  il monte Eur de Bredles, ma l'idea di dover scendere e risalire di qualche centinaio di metri non ci entusiasmava... Ci siamo buttati quindi  a palla sul bellissimo sentiero 5 fino alla stazione degli impianti Furnes-Seceda. 
Fatto il biglietto (17 euro, una vergona!) risaliamo i 600 metri di dislivello fino al Rifugio Seceda (m. 2.456) dova si gode di una visione paradisiaca, oggi un po offuscata dalla foschia che non risparmia nemmeno a queste altezze... 
Proseguiamo sul sentiero 1, poi 6, poi 2B, tralasciando di scendere per il comodo sentiero 13 e proseguendo invece fino ad incrociare e scendere per il 2,3. 
Questa seconda variante non è granchè... il sentiero a scendere è praticamente il letto di un torrente (o valanga), pieno di sassi smossi.. con un ultimo tratto poi in salita spaccagambe per raggiungere l'agognato Rif. Firenze. 
Un bel piatto di "Spiegeleier mit Speck und Bratkartoffeln " tradotto dalla simpatica Tamara in "patatespeckuova" annaffiato da mezzo listro di Radler e addolcito con strudel, macedonia e squisita Sacher ci rimmettono in sesto, ma la digestione richiede il suo tempo e quindi ci stravacchiamo sulle sdraio per una buona mezz'oretta a smaltire il tutto. 
Di malavoglia ci rimettiamo in sella inventandoci di scendere per sentierini non segnati sulle carte in mezzo all'erba, stratosferici ! Peccato durino poco perche' i contadini hanno messo cancelli a non finire e siamo costretti a riguadagnare il sent 3 su strada bianca ma prendendo tutti i tagli e taglietti possibili fino al laghetto di Schutz. 
Qui, terza e ultima variante: anzichè finire la discesa sulla Via Crucis (troppo banale), prendiamo superando un gruppo di case il sentiero 26 che su fondo polveroso pieno di radici e scalini ci fa scendere fino alla statale, dove prendiamo la ciclabile e finiamo l'anello di questa fantastica uscita dolomitica.
Presenti al giro: Franco, Paolo ed io.



DIVERTIMENTO :  8,5
DIFFICOLTA'      : 7,5
PANORAMA       :  9,5
NOTE:  variante #2 sconsigliata

DATI RIEPILOGATIVI: 
Orario inizio: 06/24/2017 08:03
Orario fine: 06/24/2017 16:17
Distanza: 38,7 km (08:14)
Tempo movimento: 04:21
Velocità media: 4,69 km/h
Velocità media mov.: 8,88 km/h
Max. Velocità: 40,63 km/h
Altitudine minima: 1210 m
Altitudine massima: 2458 m
Velocità di salita: 540,7 m/h
Velocità di discesa: -541,6 m/h
Dislivello positivo: 1.498 m
 (+700 m. D+ di impianto)
Dislivello negativo: -2190 m
Tempo di salita: 04:03
Tempo di discesa: 04:02






  
TRACCIA :
     

FOTO :
L'ALBUM COMPLETO lo trovate cliccando qui:  GOOGLE PHOTO











































Lagorai : Valle Dei Mocheni, Feldkapelle, Kaserbisn, Panarotta

17 Giugno 2017 - sab

Al passo della Portella

Curiosi di esplorare anche questa parte a noi sconosciuta del selvaggio lagorai, abbiamo buttato giù una traccia che, partendo da Vetriolo Terme aggira il monte Panarotta, raggiunge il pianoro panoramicissimo in loc. La Bassa. costeggia sulla sinistra i monti Fravort e Oscivart, raggiunge in un favoloso single track tra uno sterminio di rododendri in fiore la loc. Portella. Si spalla poi per 200 metri di dislivello sino al passo della Portella (m 2193), forcella sita tra i monti Gronlait e Hoabonti. 
Panorama favoloso, silenzio assoluto, rotto solo dal campanellio di qualche capretta curiosa che si è allontanata dalla malga dell'altro versante e si è evidentemente persa tra questo incantevole nulla. Decidiamo di divorarci un panino, assaporando la discesa davanti a noi, però , una volta rimessi in marcia scopriamo che il single track riserva diverse sorprese: tratti poco pedalabili e tratti del sentiero 371 addirittura rovinati a valle causa diverse frane...sul terreno polveroso e verticale, trovare appigli solidi per attraversarli portandosi dietro le bici non è stato affatto cosa semplice.. fate molta attenzione, farsi (tanto) male è cosa da poco! Altri tratti sono verticali su gradoni di roccia, ma scendendo le cose migliorano, specie dalla Feldkapelle (m.1844) (chiesetta eretta dai militari austriaci) in poi diventa addirittura fantastico. Si finisce poi su battutissima strada forestale e si aggira così il monte arrivando a loc Prati Imperiali- Kaserbisn (m. 1692) quasi senza fatiche. 
Passata Malga Stoana si deve lasciare la forestale e prendere il single track in salita sulla sinistra che con diversi saliscendi mai troppo impegnativi ci riporta a sbucare in loc la Bassa. Qui decidiamo di salire sulla cima del Panarotta (m.2002), in cerca di qualche sentiero enduristico per scendere a Vetriolo. 
Decidiamo però di evitarci la spallata sotto il sole cocente  per il sentiero ben visibile che risale il crinale davanti ai nostri occhi e lo raggiungiamo invece per la più agevole forestale. Arrivati all'impianto cerchiamo dove scendere: il sentiero 309, fatto qualche metro in verticale, ci appare troppo impiccato... decidiamo così di prendere il 308. Non che questo sia meno tecnico.. diversi passaggi li facciamo a piedi ma piu' flow sicuramente e, scopriamo nel finale, che incrocia un sentiero fatto apposta per le gare di Enduro, sistemato di recente e veramente figo che ci riporta a sbucare dietro al Maso al Vetriolo Vecchio, dove spaparanzati sulle sdraio ci secchiamo due fresche radler. 
Non ci resta che trovare le tracce delle 3 Ps e ritornarci!
Giro panoramicissimo, salita tra i rododentri paradisiaca. Attenzione pero' che il tutto si ripaga con almeno 200 D+ in spalla, tratti franati da attraversare con il richio elavato di finire di sotto e discese non toatalmente pedalabili. Ma ne vale la pena !

DIVERTIMENTO :  7,5
DIFFICOLTA'      : 8
PANORAMA       :  9+
NOTE:  tratti franati sul sent371, tratti non pedalabili in discesa

Dati riepilogativi: 

Orario inizio: 06/17/2017 07:37
Orario fine: 06/17/2017 15:43
Distanza: 32,1 km (08:05)
Tempo movimento: 04:13
Velocità media: 3,97 km/h
Velocità media mov.: 7,61 km/h
Max. Velocità: 42,03 km/h
Altitudine minima: 1471 m
Altitudine massima: 2222 m
Velocità di salita: 291,5 m/h
Velocità di discesa: -475,5 m/h
Dislivello positivo: 1389 m
Dislivello negativo: -1382 m
Tempo di salita: 04:46
Tempo di discesa: 02:54








  
Traccia :
     
FOTO :
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