Mte Corno 2 - Il Disgelo

29 Marzo 2015 - dom

Il disgelo al Monte Corno

Remake del giro sul Corno con neve, anche stavolta in solitaria. 
Complice il cambiamento di orario, pero' parto ancora più tardi e decido quindi di partire da Crosara, un pò più in quota.
Dal parcheggio salgo diretto per asfalto prendendo però la strada che sale a Lusiana "da dietro". Nessuno per strada, solo cinguettii di  fino alla fontana di Lusiana, insolitamente deserta anche di stradisti (il rubinetto e' ancora chiuso). Prendo come la volta precedente la ripida salita per il Villagio Bianco prima e poi lo sterrato che porta al Cavalletto. Di neve non c'è traccia, se non in brevi tratti in ombra. 
Non so se si fatica piu' con la neve fresca o con il fondo di sassi smossi e pietre fisse... 
All'incrocio della strada delle malghe trovo invece dei 60 cm di neve dell'altra volta, solo una trentina nelle zone in ombra verso i cimiteri.
Mi faccio qualche pedalata sulla neve, sicuro poi non ne vedrò piu' fino al prossimo inverno, poi faccio dietrofront e proseguo in direzione del Corno su strada ora bella pulita e asciutta. 
Arrivo al piazzale, deserto pure questo. Salgo al monumento ora svettante su una collina giallognola oramai sgombra dalla neve.
Salgo ancora verso la malga.. la strada che scende e' sgombra pure quella... sono avvolto dalla delusione..
Decido di fare un taglio "fuoripista" sulla neve rimasta, passando per quello che settimane fa doveva essere una pista da fondo.. . la neve e' bella dura, nonostante la temperatura primaverile e si va alla grande. 
Purtroppo pero' il divertimento dura poco.. la pista sale verso la cima del Corno ma io devo andare in direzione opposta.. ritorno pertanto indietro ad imboccare la sterrata sgombra. 
Sceso per un centinaio di metri mi si illuminano gli occhi! neve alta e bianca che ricopre tutta la vallata e sentiero con una traccia fatta dai solchi del passaggio di qualche automezzo! 
Yahooooooooooo! 
Ci sono ancora pure i dossi fatti con cumuli di neve ove saltare trovati la volta scorsa, che gioia!.
Qualche tratto al sole risulta molliccio e ci si impianta, ma per il resto della discesona, fino ad un centinaio di metri prima di sbucare al deposito di legname del Turcio dove il manto e' un groviera di buchi di scarponi,  è una vera favola! Devo continuamente tenere frenato, si prende troppa velocità e non vorrei rischiare di finire attaccato a qualche altro pino! Che spasso... ottimo finale per il bike snow di questa stagione!
Rientro con varianti sterrate per arrivare a Conco, prima e sulla strada Romana per arrivare a Crosara dopo, entrambe in ottimo stato e molto divertenti!

PANORAMA: 7
TRACCIA: 7

Dati riepilogativi 
Km:          tot.39,00 km 
Dislivello :
909 mt
Max alt.:
1.315 mt
Durata:tot3h,30 min

in mov.4h, 00 min



Meteo:
parz. nuvoloso



Difficoltà:
media
Note:
--
      
Traccia :
    
FOTO :
link a PICASA
 salita in solitaria
 prati verdi, finalmente
Torre di piazza Campana

il mistero della campana

 primo tratto discesa dal Mte Corno

 recinzione tipica dell' Altopiano

 yahoooooo!

 disgelo a Malga Mosca

Strada Romana

Summano #2

14 Marzo 2015 - sab

Vittoria !

Seconda uscita  sul monte Pasubio. Dopo la passione sofferta l'anno scorso salendo per via Crucis , decidiamo di variare sia la salita che la discesa. 
Partiamo da Santorso, purtroppo  affrontando subito a freddo dei duri ramponi di strada in salita... a pensarci bene sarebbe stato molto meglio partire un po' piu giu per dare il tempo alle gambe di riscaldarsi...Io, poi, reduce dalla donazione Avis del giorno prima, mi sentivo veramente uno straccio senza forza sulle gambe... 
Proprio durante una delle numerose pause per farmi riprendere fiato veniamo raggiunti da un bikers che andava a treno, cominciamo a macinare anche noi per non farci vedere presi male e cosi' cominciamo a scambiarci qualche parola e salire assieme. Andrea, questo il nome del nuovo biker oltre che simpatico è anche un ottimo conoscitore della zona e con lui cominciamo a decidere quali sentieri fare.
Pedala, pedala arriviamo al piazzale del Colletto da dove decidiamo di salire al Summano per le dure rampe cementate dove cominciamo a trovare tratti in ombra coperti di neve (e ghiaccio).
Ultimi sforzi e e arriviamo finalmente al santuario dove persistono ancora una decina di cm di neve.
Sosta berretta e cambio maglia poi ci si butta in discesa sul sentiero verso loc. Mardifaia - Rovrea prima e Fontana calda poi. Sentiero inizialmente molto bello, fondo su terreno compatto e poco accidentato, qualche palo-scolo di traverso, poi peggiora, single track su pietraia molto smossa e tornantini strettissimi. Migliora un po' sul finale ma comunque resta un bel sentiero tutto nel bosco molto lungo  e divertente.
Partecipi all'azione:  Fabio, Flavio, LucaG e la new entry AndreaD, con il quale speriamo di re-incontrarci presto!


PANORAMA: 6,5
TRACCIA: 6,5

Dati riepilogativi 
Km:          tot.20,62 km 
Dislivello :
1.053
Max alt.:
1.212 mt
Durata:tot3h,34 min

in mov.4h, 00 min
Vel.media5,78 Km/h

max47,16 Km/h
Tempi:salita1:59 h

discesa1:24 h
Meteo:
sole



Difficoltà:
medio alta
Note:
rampe durissime ad inizio e fine salita
      
Traccia :
    
FOTO :
link a PICASA
 Santorso
 Primo sterrato
pausa fontana 
sosta al Colletto 
 ramponi cementati
malga Summano
arrivo di AndreaD 
foto di gruppo 
AndreaD in discesa  
single track

VIDEO :



Discesa con telecronaca di LucaG


AndreaD in action

Mte Corno 2015 con neve

07 Marzo 2015 - sab

Il monumento tra la neve

Uscita in solitaria sul monte Corno. Per problemi di rientro anticipato, parto dalla frazione Capitelli di Marostica in direzione santa Caterina - Lusiana per asfalto. Nessun ciclista per strada nè alla fontanella dei ciclisti di Lusiana... che desolazione...paura del freddo? 
Magari facesse freddo.. in salita sudo come un condizionatore..
Dopo la barretta a Lusiana riparto per il Corno, passo Piazza Campana e prendo la deviazione ripida per il Villaggio Bianco, tanto per farmi del male. Non contento e stremato, finito lo sterrato spacca-gambe, anzichè salire per asfalto, decido per il giro largo passando per il Cavalletto su strada bianca... si' di neve.. passati i primi 200 metri abbastanza spianati, la neve si fa' alta , 30-40 cm e più, fortunatamente quasi tutta nell'ombra del sottobosco e ben dura, tanto da poterci pedalare sopra, o quasi...più di una volta sprofondo di mezza ruota e mi pianto..
Verso la fine la carrabile e' tutta al sole e il mezzo metro di neve è flaccida. proseguo a piedi. Provo una deviazione per fare un taglio ma mi accorgo poi che il sentiero finisce in un prato, ritorno sui miei passi. Arrivo a piedi all'incrocio delle quattro strade, sicuro di trovare la strada delle malghe asfaltata bella pulita in direzione del Corno.. con il piffero! strada chiusa, solo orme profonde di camminatori. Fortuna qualche tratto vicino al guardrail è stato spazzato via dal vento forte dei giorni passati..Arrivo alla fontanella , fortunatamente ancora aperta, dove riempio la sacca, poi riprendo stavolta pero' sopra al manto di neve, anche qua bello duro, aiutato anche dalla pendenza.
Arrivo al piazzale del Monte Corno, finalmente. Il centro fondo pare chiuso, poche auto, nessuno con gli sci, nessuna pista battuta che sale al monumento come gli anni passati.. che desolazione!
Non  mi fermo nemmeno, sono già in ritardo e non so cosa mi aspetta sulla discesa verso il Turcio..se trovo troppa neve dovrò farmela tutta a piedi! Certo, potrei anche scendere per la comoda e pulita strada asfaltata verso Lusiana ma di bitume ne ho già fatto che basta in andata  e il richiamo della neve e' troppo forte!
Salgo alla Malga Monte Corno, scollino,  non mi vesto nemmeno, dalla fretta e dalla usma mi butto subito in discesa... ma mi fermo anche subito ! 60-70 cm di neve, soffice e leggera, pare sintetica, tutta portata dal vento... Ma non mi perdo d'animo: guardo avanti: più giù pare ci sia una scia semisepolta di una pista di fondo che scende proprio a valle.. mi ci butto sopra e si va alla grande, pur affondando. Arrivo in fondo alla discesa.. la ex pista entra del boschi, decido di non seguirla, si allontana troppo. Proseguo sul sentiero che conosco ma qua non vi e' passato nessuno.. Ma le neve e' dura e tiene, mi diverto come un matto, si va veloci tanto da dover continuare a frenare con il posteriore.. che spasso! Ci sono pure diversi mucchi di neve di traverso da prendere in velocità e farci il salto... altro che bike park! Trovo una signora escursionista che sale , mi guarda tra il meravigliato e l'impaurito...rallento, la saluto e mi rifiondo in picchiata passando sopra alle sue orme, trovandomi ancora meglio.
Di neve ce n'e' davvero tanta.. in alcuni punti, ammucchiata dal vento arriva anche al metro, fiondandoci sopra in velocità la  si salta se e' dura o ci si passa attraverso a mo' di spazzaneve se molle...che divertimento !!!!.
Arrivati ai tronchi del Turcio riprendo la monotona statale asfaltata e scendo in picchiata fino a Marostica.. qualche crampo sul finale ma c'e l'ho fatta, contentissimo per la discesona che ha ripagato ampiamente tutti gli sforzi!



PANORAMA: 7
TRACCIA: 7

Dati riepilogativi 
Km:          tot.47,28 km 
Dislivello :
1.468
Max alt.:
1.323 mt
Durata:tot4h,30 min

in mov.4h, 00 min
Vel.media10,3 Km/h

max51,5 Km/h
Tempi:salita2:39 h

discesa1:14 h
Meteo:
sole



Difficoltà:
media
Note:
migliore discesa su neve 2015!
      
Traccia :
    
FOTO :
link a PICASA
Il Summano e sullo sfondo le piccole dolomiti
1a deviazione in salita al Corno
la neve si fa alta..
incrocio delle 4 strade.. tanta neve!
alcune schiarite sulla strada verso il Corno
la fontanella del ciclista
chiuso
strada spazzata
  monumento
che panorama!
primo tratto in discesa.. si sprofonda!

Snow Bike in Lavarone... FAT_ta anche questa!

28 Febbraio 2015 - sab

La mia FATtona a noleggio

FAT..ta anche questa!

In questi ultimi mesi sui forum specializzati non si legge altro che di Fat Bike, di tour regionali con le bici ciccione, di raid sulla neve, di gente che le usa dappertutto, pure sui normali sentieri... nuova moda passeggera o cosa? 
Spinti dalla voglia di provare anche questa, decidiamo di noleggiarne quattro e di salire a Lavarone, unica località nei paraggi che a quanto mi risulta che dispone di  percorsi sulla neve liberamente accessibili, ben tabellati e battuti (in teoria..) appositamente fatti per le bici.
I quattro bike-tester sono. Dennis, Flavio, LucaG, ed io. Alle 8.40 siamo già alla frazione Bertoldi davanti al noleggio del BIKE PARK LAVARONE
Splende il sole, non fa freddo, saranno 4 -5 gradi.. speriamo la neve non sia rovinata..
Il cordialissimo noleggiattore ci ha già preparato quattro belle ciccione, quella di Dennis ancora piu' cicciona delle altre con le sue gommone Kenda 4.8. 
Controlliamo le taglie e le pressioni delle gomme e partiamo. 
Dopo un centinaio di metri di asfalto in salita finalmente parte il percorso, ben tabellato con frecce arancio per il giro lungo noi e giallo per il corto. Visto le abbiamo noleggiate fino alle 13 decidiamo per il lungo, incoraggiati dallo stato della prima salita, ottimamente battuta da un gatto delle nevi dove le ciccione grippano alla meraviglia immersi nel folto dei boschi. 
La felicita' pero' dura poco perchè alla prima deviazione per il giro lungo si procede non più su pista battuta ma su due solchi larghi una ventina di cm fatti dal passaggio di qualche veicolo tra almeno mezzo metro di neve... 
Inizialmente le forze fresche ci aiutano a salire arrancando con fatica, poi la neve si fa sempre più molle. Facciamo triste esperienza che le gommone, sia le 4.2 che le 4.8 presentano tasselli veramente minimi... validi si' per diminuire attrito e scaricare meglio la neve ma a salire non fanno proprio per niente presa, sgommano alla grande e non si riesce a fare più di qualche metro per poi dover fermarsi e affondare i piedi sotto la neve. 
Ripartire da fermi ancora peggio.. decidiamo di farci la prima salitona a piedi. 
Fortunatamente dura un centinaio di metri, poi si sale in sella e da inizialmente timorosi e diffidenti cominciamo a prendere confidenza con le ciccione in discesa... si va benissimo, se no fosse che bisogna stare perfettamente al centro del solco battuto, altrimenti l'impiantamento della bici e il consecutivo volo carpiato del bikers è assicurato. 
Memore degli insegnamenti dei passati corsi di guida, mi  fisso con lo sguardo a 5-6 metri davanti alla bici, arretro il peso tutto sul posteriore sfiorando appena il manubrio per tenere la direzione e mi lancio.. si va alla grande !!! Cha figata !!! 
Se in salita rimpiangevo le mie care gommine da 2.4 ben tassellate, ora devo ammettere che le ciccione "semislick" vanno alla grande, ammortizzando e nello stesso tempo tendo bene la direzione. 
Il percorso è tutto un su e giù, senza ripidoni, qualche tratto in asfalto (purtroppo in discesa) ma per il resto sempre sui due solchi tra la neve. Nella parte finale esposta a sud anche qualche chiazza di erba tra la neve ed un po' di ghiaccio. 
Ottimo punto panoramico ( se non fosse per i ripetitori) al Forte Belvedere. 
Attenzione: la traccia sul sito sopra del bike-park differisce leggermente; il percorso tabellato e da me registrato ha due variantine su sterrato = neve nelle vicinanze del lago ghiacciato rispetto a due tratti su bitume come riportato sul sito ufficiale.. seguite pertanto le frecce arancioni o la mia traccia!


PANORAMA: 7
TRACCIA: 7

Dati riepilogativi 
Km:          tot.16,4 km 
Dislivello :
528
Max alt.:
1.355 mt
Durata:tot3h,36 min

in mov.2h, 28 min
Vel.media5 Km/h

max35 Km/h
Tempi:salita2:04 h

discesa1:16 h
Meteo:
sole, parz nuvoloso



Difficoltà:
media
Note:
meglio fatto con temp. piu' fredde
      
Traccia :
    
FOTO :
Link all'album completo con altre foto su PICASA

























VIDEO :
Dennis con la FAT su neve...

e su strada..

verso Forte Belvedere