Tremalzo

06 Agosto 2015 - gio


Panoramica sul Tremalzo

Uscita dell'ultimo minuto con Diego sul Garda. 
Questa volta dopo le parziali delusioni per le precedenti uscite in zona (Altissimo & Telegrafo, bellissimi paesaggisticamente ma con discese su strada bianca il primo e su sentiero troppo ostico l'altro) , decidiamo di assaggiare l'altra sponda del lago, quella Lombarda.
Tiriamo fuori una traccia a vista più interessante dal forum, il "Tremalzo classico", considerata una della più belle dell'arco alpino.
Arriviamo in auto a Riva del Garda, facciamo le corse per trovare un parcheggio libero, raccogliere zaini e attrezzatura varie e fiondarci verso il molo dove dobbiamo prendere il primo traghetto per Limone.
Sara' strapieno di gente, ci diciamo, meglio correre per non attendere poi per il secondo... Arriviamo al molo.
Due sorprese; la prima, costo del biglietto 8,50 euro, contro i 5 cui avevamo letto sul forum...vabbè, non ci pare il caso di salire a Limone in bici per aggiungere altre ore e metri ai 2000 D+ che gia' ci attendono...paghiamo.
Seconda sorpresa: traghetto vuoto, deserto. Partiamo alle 8.45 con 6 persone a bordo! E a me che nella fretta mi e' andato il beccuccio della sacca sulla schiena e per non rischiare di perderlo  ora mi ritrovo con la schiena tutta bagnata fin dentro al fondello... grrrrrrrrr !!!
Imbarchiamo le bici sistemandole a prua e ci godiamo la fresca brezza lacustre ed il panorama. Dopo qualche minuto ci prende il panico... il traghetto anziché dirigersi verso sud direzione Limone lungo la costa prende verso est...abbiamo sbagliato traghetto? 
Diego chiede subito spiegazioni allo scafista... mistero risolto: fa tappa a Torbole, fiuuuuu !
Ci risiediamo e aspettiamo. 
Sbarchiamo. C'e un po' di ressa, qui. Tanti tedeschi che aspettano mettiamo giu' le bici per prendere il traghetto.Partiamo la nostra avventura per le stradine pittoresche di Limone, con il nome delle viuzze indicato su segnaletica di ceramica con motivi a limoni ; molto bello il posto, non c'ero mai stato!
Usciamo dal paese inerpicandoci su assolata strada asfaltata che sale i ripidi pendii coltivati ad ulivi ed addentrandoci in quartieri di villette e seconde case. Fa un caldo boia, ci leviamo tutto il possibile, caschi compresi, mai successo prima! Le pendenze non danno quasi mai tregua, si sale sempre e continuamente.
Le soste sono numerose e consumiamo un sacco di acqua... partito con quasi tre litri mi ritrovo presto agli sgoccioli..fortuna vuole a Vesio troviamo segnata sulla mappa l'indicazione di una fonte. Arriviamo al punto indicato e troviamo poco dopo ad una piazzola di atterraggio elicotteri per voli turistici anche un punto acqua della Provincia di Brescia con rubinetti di acqua Naturale, Gassata (non lo era) e Fredda preso d'assalto da un gruppetto di camperisti armati di taniche e tanichette da riempire.
Ne approfittiamo per scambiare qualche parola con gli elicotteristi... si, caricano anche le bici, volendo, mettendole lateralmente... che fico... non oso pero' chiedere quanti stipendi dovrei sborsare!
Riprendiamo a salire.. ora finalmente passiamo su larga strada bianca, sempre in salita con almeno un 10-12%, ovviamente...ma stavolta all'ombra del bosco. Incontriamo qualche persona a piedi che sale verso l'Eremo di S. Michele, poi il nulla, nessuna anima viva fino al passo Nota. Pardon, un capriolo, ci ha attraversato la strada!
Finisco nuovamente l'acqua, borraccia secca. Preso dall'arsura vorrei buttarmi in una delle fetide pozze per le vacche, poi leggo "cascata" sulla Kompass del navigatore e desisto... troviamo infatti una fresca cascata poco prima di Malga ca' dell'Era, che ristoro! Riempio la borraccia e ci facciamo pure la doccia gelida, che goduria!
Riprendiamo la micidiale salita sotto al sole verso il p.sso della Crocetta. Qui, superata Malga Ciapa, iniziano pure i micidiali tornanti..ogni due rampe ci dobbiamo fermare a riprendere fiato...Arriviamo all'Alpe del Garda, piena di turisti e confine tra Trentino e Lombardia. Proseguiamo ora assieme ad altri due bikers Cechi, padre un po' in sovrappeso su e-bike e figlio su una Cube a propulsione umana. Ingaggio una sfida con il padre fino alla galleria di Bocca di Val Marza...secondo voi chi ha vinto? Io, seppure di pochi metri! Il Ceco mi guarda e come scusante fanfuglia qualcosa indicandomi il motore della sua cariola... mah, per me e' rimasto a secco di batteria. Arriva anche il figlio e Diego. Passiamo la buia galleria e usciti, ci aspetta tutta la discesa tanto agognata. 7 ore abbiamo pedalato per portarci quassù, chissà che discesona micidiale ci aspetta, cavoli!
Metto subito ginocchiere e kway, Diego oltre alle ginocchiere di Mimi la pallavolista, pure il casco Integrale.
Ci riposiamo per concentrarci meglio sui passaggi tecnici che troveremo scendendo... 
Partiamo. Carrabile inghiaiata dal fondo abbastanza mosso.. sara' solo l'inizio. Mille tornati a scendere, i primi anche esposti (mi ricorda un po' il Pasubio) fino a Passo Nota. Ci sentiamo dei deficenti quando passano qualche biker (tedeschi, avviamente, qua italiani non se ne vedono) e ci guardano male...Controlliamo n volte se ci sono taglioni da fare "fuoripista", nada, niente di niente, solo precipizi e trade bianche!
Scendiamo smonati fino al Passo Nota (1218). Decidiamo di toglierci le maschere di carnevale, visto l'andamento. Scegliamo di farci anche una birretta al Rifugio Alpini. Posto eccezionale come posizione, pessimo come ristorazione: unici dolci disponibili un paio di crostate comprate al discount, di pessima fattura, pure. Smonati ancora di più scediamo al Passo Gull. Unica nota positiva, il panorama con scorci sul lago di Garda. Qua al passo troviamo le indicazioni su dei sentieri verso Limone del Bike Xtreme... dovremmo scendere verso Riva,  ma la tentazione e' tanta...desistiamo, anche perchè i sentieri sono transennati con nastro bianco e rosso.. evidentemente devono fare qualche gara e stanno sistemando i tracciati...peccato veramente. Scendiamo ancora. Arriviamo a Malga Palaer, bizzarro ristoro per bikers. Poco dopo una apparizione mistica: un sentiero scassato si stacca sulla destra della traccia che procede invece su largo sentiero. Mi consulto con Diego, io mi butto, lui decide di proseguire sulla traccia. Il sentiero scende ripido tra gradini di rocce e radicioni fortunatamente asciutti, uno spasso! Arrivo in un men che non si dica a P.ta Larici, punto panoramicissimo sopra al lago di Garda dove mi raggiunge qualche minuto dopo Diego. 
Scendiamo ora su bel sentiero e qualche taglio fuori traccia fino al centro di Pregasina prima e al Forte Teodosio poi, proseguendo sulla fantastica ( e trafficata purtroppo) strada Ponale, dove come in un bike park saltiamo come matti sui dossi a lato del sentiero!
Arriviamo finalmente a Riva, affollata da turisti a passeggio, dove chiudiamo il giro con un bel gelato davanti al lago. 
Giro molto impegnativo, 72 km per 2160 metri di dislivello. 
Bei scorci sul Lago di Garda ma a mio avviso non lo riterrei per niente un giro da inserire tra i "top dell'arco alpino" come scritto sui forum di mtb... quantomeno parlando di divertimento in discesa ( e pure salita).
Consigliato solo a chi fa XC con front 29'' in carbonio.
DIVERTIMENTO :  6,5
DIFFICOLTA'      : 9
PANORAMA       :  7
NOTE:  molto difficile, giro xc

Dati riepilogativi 
Km:          tot.69,47 km 
Dislivello + :
2.300 mt
Max alt.:
Min alt.

1.704 mt
26 mt
Durata:tot9 h

in mov.--
Vel.media--

max--
Tempi:salita--

Orari
discesa
Partenza
Arrivo
-- 
--
--
Meteo:
sole,caldo, afa 






  
Traccia :
     
FOTO :
L'ALBUM COMPLETO lo trovate cliccando qui:  PICASA




















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