21 e 22 Agosto 2015 - ven+sab
Sono due anni che ho adocchiato il giro di Cima d'Asta ma non ho mai trovato l'occasione giusta per farlo...ecco che si presenta l'occasione con Franco disponibile a provarlo: si parte! Il giro si potrebbe anche fare in un solo giorno se ben allenati, con bici leggere e senza tanti bagagli al seguito, partendo di buon mattino e tornando alla sera. Visto che noi vogliamo farlo con tutta comodità di potersi fermare qua e là a fare foto ammirando il panorama, decidiamo di farlo in due giorni, inserendo pure delle piccole varianti nel caso non fosse abbastanza. Per il pernotamento ci sono due possibilità, usufruire di un bivacco gratuito (Bivacco Socede) o il turistico Rifugio Refavaie. Provo a chiedere disponibilita' al piu' comodo Refavaie: niente da fare, tutto esaurito... chiedo di essere informato nel caso si liberasse un paio di posti all'ultimo secondo e preparo la lista per attrezzarmi al bivacco: sacco a pelo da chiedere in prestito, cibarie per la cena, materiale per la pulizia personale e abbigliamento pesante per passare la notte.
Alla sera antecedente quando stavo discutendo con Franco sul cibo facile da scaldare e calorico da portarsi appresso, mi chiama Stefano, gestore del rifugio, dicendomi si sono liberati due posti nella mansardina... fico, diciamo, pure nella mansardina, che onore!
1°GIORNO
L'indomani si parte sul tardi, tanto la prima tappa dovremmo farla in mezza giornata secondo la mia tabella di marcia. Decidiamo di partire da Bieno. Franco conosce un amico sul posto e quindi, finiti i preparativi passiamo al bar del suo amico per salutarlo. Arrivano le 9 e mezza quando partiamo sul serio...siamo gia' in ritardo sulla tabella di marcia.. vabbe', recupereremo.
Si parte su asfalto, breve discesa poi si comincia a fare sul serio, salendo si su asfalto ma in continua salita con pendenze mai inferiori al 10%. Passiamo per Samone e procediamo verso la prima tappa, il Rif. Crucolo (1105). Ci arriviamo poco prima delle 11 ma nonostante il ritardo ne approfittiamo per un succo ed una fetta di torta...prendere il famoso parapampoli non ci sembra proprio il caso...
Riprendiamo a salire, nonostante un cartello di divieto di accesso per la strada dei Sassi Rossi causa frana... si potrà passare con una bicicletta o a piedi, pensiamo... in caso contrario si dovra' ridiscendere al Crucolo, scendere ancora, prendere la trafficata strada per Ponte Samone.
Procediamo sulla ripida salita fino ad arrivare a delle transenne da cantiere a sbarrare la strada. Procediamo quindi bici alla mano, essendo la strada tutta scavata e allargata rubando un paio di metri al pendio della montagna. Vediamo un escavatore all'opera e chiediamo il permesso di poter passare. Gentilmente l'operatore ci concede di passare, spostando pure il pesante mezzo per darci strada, molte grazie!
Finito il cantiere possiamo risalire in sella. Usciamo dal bosco nella bella Val Campelle cosparsa di piazzole (tutte a pagamento ma con curiosi servizi igenici) per picnic e alle 11.30 siamo al Rifugio Carlettini (1368), pieno di turisti e cercatori di funghi. Riprendiamo per Ponte Conseria dove imbocchiamo una comoda forestale che sale ripida verso la Malga Conseria. Purtroppo il cielo si sta sempre piu' coprendo di dense nubi che regalano al paesaggio un insolito aspetto autunnale. Ci addentriamo nella Valsorda salendo i numerosi tornanti che portano al bivio per la malga e al passo 5 Croci (2018), passo che raggiungiamo alle 13.15 sotto ad un minaccioso nuvolone mentre dalla valli sottostanti sta avanzando una fitta nebbia. Mangiamo velocemente un panino, scambiamo due chiacchere con un solitario ragazzo tedesco che staVA facendo una impossibile tappa (doveva arrivare entro sera in un rifugio a Lavarone!) della Transalp e poi decidiamo comunque di provare a fare la mia prima variante. In mezz'ora di cammino, dovevamo raggiungere i laghetti del Lasteati aggirando Cima Socede. In realta' ci abbiamo messo un po' di più in quanto dopo il primo duro tratto pedalabile, il sentiero 326 si presenta disseminato di pietroni e lastre di granito bagnate e scivolose che rendono difficoltoso e pericoloso l'avanzare in sella. Preferiamo dunque procedere a piedi. Arriviamo al primo lago che siamo avvolti dalla fitta nebbia.. a momenti non finisco dentro all'acqua.. Gli altri laghi non si vedono nemmeno.. comincia pure a piovigginare ed il cielo è nero come la pece. decidiamo di scendere subito, procedendo con cautela visto il sentiero quasi invisibile tra le rocce e l'arba bagnata. Raggiungiamo un altro piccolo laghetto poi troviamo un sentiero che dovrebbe portarci alle 5 Croci rimanendo in quota. Non so come dopo un po' cominciamo a scendere e (326?) ci accorgiamo che ne stiamo seguendo un altro che scende e poi risale alle 5 croci.. decidiamo di continuare su quello ma la salita finale su sentiero erboso e viscido la faremo tutta a piedi.
Arriviamo nuovamente alle 5 croci sfiniti, Frotte di bikers tedeschi continuano a provenire dalla direzione opposta, Un gruppetto si ferma vedendoci arrivare dai prati e ci chiede se il sentiero porta a valle. Diamo indicazioni per arrivare sino alla malga Conseria. Ora spunta un timido sole. Partiamo ora per la lunga discesa, purtroppo tutta su strada bianca, senza possibilita' di tagli. raggiungiamo la Malga Val Cion , poi si entra nel bosco e scendiamo fino al bivio dove dovrebbe trovarsi il Rifugio forestale - Bivacco Socede di Sotto (1469): Pensavamo di trovarlo lungo la strada ma qui c'e solo bosco e torrente.. proviamo a risalire le strade all'incrocio ma non ne vediamo l'ombra. Tralasciamo la ricerca del bivacco (eravamo a 100 metri, lo scopriremo dopo) ed in un baleno arriviamo al Rifugio Refavaie(1110). Vista l'ora , sono le 16.30, e il sole ora rispuntato, decidiamo di fare una seconda variante. Decidiamo pero' di lasciare i pesanti zaini in camera. Ci presentiamo a Stefano che gentilmente ci accompagna alle camere.Sorpresa! Altro ch esuit regali in mansarda... questa e' una mansarda di servizio, fatta ad altezza dei nani di Biancaneve. Il primo a farne le spese è Franco che si smussa le corna su un trave, ma pure io, piu' basso, ci lascio una craniata! Idem per il bagno, condiviso con una della cameriere ove e' d'obbligo farsi la vasca rannicchiati per non spaccarli la testa.. vabbe', almeno abbiamo l'acqua calda e non fa freddo... Riposti gli zaini e prese solo le borracce, rimontiamo in sella e prendiamo a salire verso Capriolo e da qui raggiungere Malga Laghetto (1582) con ripida e lunga salita su strada bianca. Qui finalmente inizia la prima vera discesa interessante della giornata. Il sentiero 320 è un gioiellino, molto scorrevole, tratto franato a parte, e tutto tornantini molto flow nel bosco, superdivertente! Risbuchiamo sul retro del rifugio, tempo di farsi la doccia e scendere che la cena e' servita: penne al salmone e trota ai ferri con contorni a buffet, dolce, birretta e grappino finale, non male, specie serviti da una simpatica cameriera!Ci alziamo alle 7.15, 7.30 colazione. Saldati i conti recuperiamo le nostre bici nella cantina (ennesima e ultima botta di Franco, stavolta con il naso sul manubrio mentre si abbassava per evitare i travi) e partiamo. Il sole brilla sereno in cielo, peccato siamo nel fondovalle boscoso e non possiamo nemmeno oggi vedere la cima d'Asta...
Dal Refavaie scendiamo molto velocemente su forestale fino a Caoria, bel paese che visitiamo e poi verso Canal San Bovo, dove su asfalto cominciamo ad affrontare l'ininterrotta salita verso il rif.Piancavallo prima ed il Passo Brocon (1615) poi, dove ci giungiamo verso le 11.45, giusti giusti per cambiarci e pranzare con canederli, gnocchetti alle erbe, braciola con funghi, speck e dolce finale. Indossiamo antivento e ginocchiere (non perche' servano a tal fine ma per tenere al caldo le gambe!) e ci prepariamo a scendere. Prendiamo per P.te Coazzo, P.te Prapezze, Grotta di Castel Tesino. Questo itinerario lavevo già fatto un mese prima in occasione del giro del Monte Coppolo, ma al contrario, in salita ( infinita!) Dalle grotte (chiuse ma pare visitabili) in poi prendiamo per la Via Claudia Augusta attraverso la val Nuvola lungo un sentiero a tratti molto esposto ma altrettanto suggestivo a ridosso della montagna. Una volta scesi si sbuca nel Parco della Cascatella, ampia radura erbosa dove si potrebbe transitare solo a pagamento ma spiazziamo i custodi che ci fischiano dietro ma poi ci lasciano proseguire visto non intendiamo farci il picnic.
Sempre su sentiero raggiungiamo Castel Tesino, lo attraversiamo e saliamo per attraversare il ponte in loc Sardavena, arrivare a Pieve Tesino e sempre su sentieri secondari arrivare a Bieno, dove giungiamo verso le 17.00.
Gran bel giro, peccato non sia entusiasmante ciclisticamente parlando, almeno in termini di discese e peccato pure per le nuvole fantozziane che da quando siamo partiti a quando siamo tornati hanno avvolto perennemente la visuale sulla cima d'Asta! Una nota: a farlo in senso contario, dalle 5 croci a scendere ci sono numerosi taglietti in mezzo al bosco che sembrano fantastici... da tenere e mente in un prossimo giro in zona!
Grazie a Franco per la compagnia!
DIVERTIMENTO : 7
DIFFICOLTA' : 7
PANORAMA : 7
NOTE: giro xc da front in carbonio, si puo' fare in giornata, organizzandosi
Dati riepilogativi | ||
Km: | tot. 1° gg 2° gg | 105 km 49 km 56 km |
Dislivello+ : | 3.256 (1985 + 1271) | |
Max alt.: Min alt. | 2.120 mt 598 mt | |
Durata: | tot | 17 h (9+8) |
in mov. | 14 h | |
Meteo: | sole- nuvoloso-molto nuvoloso in quota |
Traccia :
FOTO :
L'ALBUM COMPLETO lo trovate cliccando qui: PICASA
1° GIORNO
panorama verso la Valsugana
Franco
in salita
cascatella
Rif. Crucolo
Pareti verdi
strada chiusa?
ecco il motivo!
si esce dal bosco
Rif Carlettini
Franco al bagno
Ponte Conseria
Fungaiolo di frodo
Verso malga Conseria
Cartellonistica
Verso il 5 Croci
Arrivati!
le 5 Croci
Biker teutonico in solitaria
Franco alle prese con pericoloso passaggio
lago dei Lasteati
versione nebbia
sempre più fitta
non si vede piu' il lago
protezioni e si scende
sentiero
single track
nuovamente la 5 Crosi
discesa
nubi in arrivo!
Pini malati?
Rif, Refavaie
la camera dei 7 nani
2° GIORNO
ultima capocciata
chiesetta
centrale idroelettrica
i 7 nani sfrattati dalla camera del rifugio
Caoria
Ponte di Caoria
verso S.Bovo
bellissima stradina secondaria
discesa
bella maiala del posto
sfondo da cartolina
acqua
Canal S. Bovo
Passo Brocon
noi due
si mangia!
ancora nuvoloni in discesa
forestale infinita
Franco in gabbia
..esce..
poi scappa
"trullo" dall'alto
e da fuori
capitello a S.Antonio
via Claudia Augusta
molto suggestiva
discesa su prato
Parco della Cascatella
pendenze
Castello Tesino
Ponte Sardavena
casa di DeGasperi
Pieve Tesino - campi da golf
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