17 Ottobre 2015 - sab
Che fare dopo una settimana di piogge quotidiane?
Terreno sassoso... dunque... Monte Grappa. Ma cosa? Poco ci manca ancora da fare... il 151 ad esempio... bene!
Partenza poco prima delle 8.00 in una giornata di sole ma con temperatura invernale (-2°), Nemmeno il caffè riesce a scaldarci, specie chi parte con le gambe scoperte come Luca e Flavio! Si tratta però di penare poco.. dopo un chilometro si sale subito per il calvario verso il santuario della Madonna del Covolo e le temperature, sia dell'aria che dell'apparato cardiocicolatorio sotto duro sforzo portano la lancetta a fondo scala, tant'è che già ad un terzo di salita cominciamo a svestirci togliendoci manicotti, cosciali e giubbini. La salita la conosciamo tutti, costante e lunga lunga ma sempre ben pedalabile. salendo di quota, però veniamo inseguiti da dense nubi.. speriamo non ci rovinino il panorama una volta giunti in quota come al solito...
Sbuchiamo all'Ardosetta, non ci fermiamo se non per due secondi, tanto da fotografare un folto gruppo di caprioli, purtroppo osservati anche dai mirini delle carabine di un paio di cacciatori... non abbiamo sentito spari, speriamo in bene per quelle povere creature...
Riprendiamo subito a salire per la carrabile che parte della sbarra, una volta attraversata la strada asfaltata della SP141. Le nuvole che salgono dal basso ci inseguono a gran velocità, cancellando il suggestivo panorama di colori autunnali come una gigantesca gomma, lasciando lo sfondo grigio e triste.. ma possiamo farcela, lassù al Rifugio splende ancora il sole!
Io parto di gran carica ma nonostante i miei sforzi per riuscire a vedere il panorama e in particolar modo come fosse messa una mia variante al giro, arrivo al piazzale del Sacrario che gia' non vedo più niente: visibilità di 20 metri... peccato.
Attendo l'arrivo della truppa al seguito e ci fiondiamo subito dentro al caldo dell'affollato Rifugio Bassano per cambiarci le maglie intrise di sudore e nebbia e per farci un panino alla sopressa annaffiato dalla radler.
Riprendiamo subito a salire per la carrabile che parte della sbarra, una volta attraversata la strada asfaltata della SP141. Le nuvole che salgono dal basso ci inseguono a gran velocità, cancellando il suggestivo panorama di colori autunnali come una gigantesca gomma, lasciando lo sfondo grigio e triste.. ma possiamo farcela, lassù al Rifugio splende ancora il sole!
Io parto di gran carica ma nonostante i miei sforzi per riuscire a vedere il panorama e in particolar modo come fosse messa una mia variante al giro, arrivo al piazzale del Sacrario che gia' non vedo più niente: visibilità di 20 metri... peccato.
Attendo l'arrivo della truppa al seguito e ci fiondiamo subito dentro al caldo dell'affollato Rifugio Bassano per cambiarci le maglie intrise di sudore e nebbia e per farci un panino alla sopressa annaffiato dalla radler.
Lasciato il tavolo ad gruppo di stradisti infreddoliti, ci vestiamo ed andiamo ad imboccare il 156 nel versante opposto. Il terreno, rivolto a nord, è ancora coperto dalla prima nevicata della stagione e la nebbia qui e' fitttissima: non si vede oltre una decina scarsa di metri! Il sentiero sembra esposto... dico sembra perchè la nebbia non permette di vedere niente.. c'e anche un punto in cui si passa sul bordo di un ABISSO SPAURASSO, già il nome la dice lunga... procediamo con cautela, anche perchè il fondo non è del tutto ciclabile e per di piu' tra neve e rocce bagnate risulta piuttosto insidioso.
All'incrocio con dei segnavia abbandoniamo il 156, prendendo sulla dx un sentiero carrabile che nei pressi del cason Val deMelin (diroccato) L'ultimo tratto diventa una carrabile in parte cementata e in un secondo arriviamo alla SP141, dove attraversata imbocchiamo il sentiero 151. Il sentiero è molto tecnico, fondo roccioso abbastanza smosso e per niente pulito. Nella prima parte è un susseguirsi di tornantini stretti ed anche esposti, non a baratro, ma volare al tornante sotto non lo auguro a nessuno... Molto piu' fluido e divertente mano a mano che si scende, con finale nel sottobosco autunnale con possibilità di fare alcuni taglioni, sconsigliati però con fondo bagnato in quanto pieni di radici viscide. Fare attenzione sul sentiero principale a dei tronchi messi a mò di scolo dell'acqua, alti, rotondi, e scivolosissimi!
edit: lettori del blog mi hanno detto che il sentiero fatto risulterebbe vietato alle biciclette (immagino per l'esposizione)...
Opsss, forse per la fitta nebbia non abbiamo visto il cartello! Chiediamo scusa!
All'incrocio con dei segnavia abbandoniamo il 156, prendendo sulla dx un sentiero carrabile che nei pressi del cason Val deMelin (diroccato) L'ultimo tratto diventa una carrabile in parte cementata e in un secondo arriviamo alla SP141, dove attraversata imbocchiamo il sentiero 151. Il sentiero è molto tecnico, fondo roccioso abbastanza smosso e per niente pulito. Nella prima parte è un susseguirsi di tornantini stretti ed anche esposti, non a baratro, ma volare al tornante sotto non lo auguro a nessuno... Molto piu' fluido e divertente mano a mano che si scende, con finale nel sottobosco autunnale con possibilità di fare alcuni taglioni, sconsigliati però con fondo bagnato in quanto pieni di radici viscide. Fare attenzione sul sentiero principale a dei tronchi messi a mò di scolo dell'acqua, alti, rotondi, e scivolosissimi!
edit: lettori del blog mi hanno detto che il sentiero fatto risulterebbe vietato alle biciclette (immagino per l'esposizione)...
Opsss, forse per la fitta nebbia non abbiamo visto il cartello! Chiediamo scusa!
DIVERTIMENTO : 7
DIFFICOLTA' : 7
PANORAMA : 7
NOTE: discesa tecnica ed esposta.
Dati riepilogativi | ||
Km: | tot. | 28,52 km |
Dislivello : | 1.543 mt | |
Max alt.: Min alt. | 1.699 mt 168 mt | |
Durata: | tot | 5h 15 min |
in mov. | 3 h 50 min | |
Vel. | media | 7,17 Km/h |
max | 39,5 Km/h | |
Tempi: | salita | 3:58 h |
Orari | discesa Partenza Arrivo | 1:17 h 7.52 13.09 |
Meteo: | sole al mattino (-2°), in quota freddo e nebbia (4°) |
Traccia :
FOTO :
L'ALBUM COMPLETO lo trovate cliccando qui: PICASA
settaggi alla partenza
pare una bella giornata...
ma fredda !
S. Eulalia
salita verso il Covolo
il campanile del santuario
la pianura
e la laguna di VE in lontananza
Paolo
paolo e Luca
pausa al tornante
in posa
finalmente all' ardosetta
lassù il Rifugio
arriva la nebbia
caprioli al pascolo
verso la cima
si sale
Paolo
Flavio
inseguiti dalle nuvole !
la prima neve !
birretta&panino al rifugio
si riparte!
tra la nebbia fittissima del 156
dove si va?
vegnime drio!
imbocco del 151
colori autunnali
si scende
con molta prudenza!
esposto ma non pericoloso
ci siamo, dietro?
fine discesa
S. Liberale
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