8 SETTEMBRE 2014 - lun
Dopo le due uscite sfortunate zona Cortina fatte l'anno scorso mi ero ripromesso di sfatare questa maledizione.
L'occasione l'ho avuta ieri, 8 settembre, festa patronale. Organizzatomi al "last second" nella nottata di domenica con DiegoG, decidiamo, vista la bassa stagione turistica e la giornata infrasettimanale di salire a Cortina e seguire un sentiero visto sulla carta molto trafficato, il giro delle Tofane con discesa per la val Travenanzes di cui abbiamo visto tempo fa un reportage sul sito di Cortina.
L'occasione l'ho avuta ieri, 8 settembre, festa patronale. Organizzatomi al "last second" nella nottata di domenica con DiegoG, decidiamo, vista la bassa stagione turistica e la giornata infrasettimanale di salire a Cortina e seguire un sentiero visto sulla carta molto trafficato, il giro delle Tofane con discesa per la val Travenanzes di cui abbiamo visto tempo fa un reportage sul sito di Cortina.
Partenza alle 6.50 da Bassano per arrivare alle 9.15 al solito e comodo park di Cortina. Alle 9.35 siamo in sella. Non abbiamo una traccia gps da seguire, stavolta, ma la salita verso l'impianto della funivia 5 Torri la conosco bene, è la stessa già fatta le due volte precedenti con Dennis e Gianpiero. Il fondo pero' stavolta risulta ancora peggiore; deve aver piovuto a secchi per qualche giorno consecutivo ed il fondo è in parecchi punti al limite del paludoso.
Decido con Diego di evitare l'ultima bestiale salita su fango che sbocca all'impianto delle 5 Torri per salire su asfalto. Dopo un paio di km deviamo sulla destra su larga strada carrabile, inizio dei 3 km di salita con arrivo alla forcella del Col del Bois. Lo spettacolo e' indescrivibile: sopra di noi la Tofana di Rozes svetta altissima e di un colore rossastro messo in risalto da un cielo di un azzurro intenso...
Qui facciamo una brutta scoperta!
Decido con Diego di evitare l'ultima bestiale salita su fango che sbocca all'impianto delle 5 Torri per salire su asfalto. Dopo un paio di km deviamo sulla destra su larga strada carrabile, inizio dei 3 km di salita con arrivo alla forcella del Col del Bois. Lo spettacolo e' indescrivibile: sopra di noi la Tofana di Rozes svetta altissima e di un colore rossastro messo in risalto da un cielo di un azzurro intenso...
Qui facciamo una brutta scoperta!
Abbiamo un carta dei sentieri fornita dell'associazione turistica di Cortina reperita all'impianto 5 Torri. Sulla carta non e' segnalato alcun divieto per le biciclette ma una sbarra prima ed un cartello in legno indicano una bicicletta con la X sopra...
Non mi ricordavo nemmeno di aver letto di divieti sul reportage del sito escursionistico di Cortina... deduco indichi che il sentiero non sia ciclabile, sulla carta ce ne sono alcuni con indicato il simbolo di un omino che si porta la bici in spalla... immaginiamo sia una mancanza tipografica e questo sia uno di quelli.
Ci consultiamo: ci siamo svegliati alle 5, abbiamo fatto 3 ore di auto, altrettante di dura salita...portarsi la bici in spalla per entrambi non è un problema, anzi, oramai ci siamo abituati... continuiamo bici in spalla!
Ci consultiamo: ci siamo svegliati alle 5, abbiamo fatto 3 ore di auto, altrettante di dura salita...portarsi la bici in spalla per entrambi non è un problema, anzi, oramai ci siamo abituati... continuiamo bici in spalla!
Dopo il cartello inizia il sentiero 404 si fa ripido e si sale su roccia a gradoni.. ora capisco il perchè non sia ciclabile. Arrivati al culmine della forcella si apre una visuale idilliaca sulle cime del Fanes che ci lascia a bocca aperta. Sotto di noi si apre la Val Travenanzes. La discesa è sempre su gradoni, tutta da bici in spalla, rocce smosse, difficile a farla anche a piedi.
Più avanti le grosse rocce lasciano il posto ad un piccolo single track su ghiaia... preferiamo tenerci le bici in spalla e scendere cosi'. Il sentiero ora e' il 401. Più si scende più si sente il fragore delle mille cascatelle e rivoli d'acqua che scendono gorgoglianti verso il fondovalle dove via via si fa più grosso un torrente. Il sentiero e' molto lungo, pieno di guadi da attraversare e farlo a piedi ci metteremmo ore ma le fatiche sono ampiamente ricompensate dalla straordinaria vetrina che ci offre la natura e che, rispettosamente rispettiamo. A terra ci sono impronte del passaggio di ruote grasse, ma tra lo scendere a sguardo fisso per non capottare, preferiamo avanzare bici alla mano o in spalla e guardarci attorno. la seconda parte è tutta in ghiaione su quello che sembra essere il letto di un torrente, molto molto largo. Ai lati si vedono rami e tronchi portati dalla corrente.. certo con le piogge deve ingrossarsi parecchio.
Qua pedaliamo qualche tratto, anche per riposare schiena e braccia, fino ad arrivare al Cason di Travenanzes dove ne approfittiamo di un vecchio tavolo con le panchine per fare pausa pranzo. Il posto sembra da cartolina, nessuna anima viva sul sentiero, solo il suono del vento e l'acqua di una altissima cascata che scende dalla Tofana regalando spettacolari effetti in controluce... che paradiso!
Purtroppo l'ora e' tarda e mancano ancora diversi km di discesa... riprendiamo il cammino. Ancora diversi guadi, poi il sentiero cambia radicalmente; ora il single track si puo' misura un paio di spanne, è molto esposto e bagnato.. difficile e pericoloso farlo anche a piedi. Usiamo la massima attenzione, passandoci le ingombranti bici per non finire sotto di un centinaio di metri nella profonda e gorgogliante gola... non è per niente ciclabile questo sentiero, solo a piedi e con attenzione. Passiamo sotto ad altissime pareti gocciolanti, ponticelli, saliamo gradoni. Alla fine si fa più largo, comincia ad entrare nel bosco pur sempre a ridosso del canalone e dopo un paio di km finisce su una comoda forestale da cui finalmente si può scendere comodamente in sella. Prendiamo la direzione verso la cascata del Fanes, già visitata in occasione del giro dei 5 Rifugi ma pur sempre interessante da rivedere. Finita la visita scendiamo lungo il Boite fino al Pian de Loa, dove decidiamo di prendere un bel sentiero sulla destra del fiume in direzione Cortina che su ciclabile ci porta velocemente sino al campeggio Olympia. Anzichè proseguire sulla comoda ciclabile sulla sinistra del Boite, vedo un sentiero apparentemente più interessante che scende sulla destra... attraversiamo il ponte e lo imbocchiamo. La discesa pero' dura poco.. iniziano brevi ma ripide rampe, poi una fangaia allucinante..finisco anche l'acqua...non vediamo l'ora di arrivare a Cortina. Fortunatamente usciamo dal bosco, scolliniamo su un bellissimo prato disseminato di crochi rosa e da qui rapidamente scendiamo per la periferia di Cortina. Decidiamo per una passerella in centro dove addocchiamo in un negozio una bella Fat-Bike verde militare che ci fa già sognare di scendere qualche pendio innevato il prossimo inverno!
Scendiamo al parcheggio, contentissimi per il giro fatto, anche se per la metà fatto con bici al seguito; Se avrete occasione di venirci, fatelo senza la vostra amata bike, lasciatela casa e risparmiatevi peso inutile sulle spalle !!!
PANORAMA: 9+
TRACCIA: 8
Dati riepilogativi | ||
Km: | tot. | 38,4 km |
Dislivello : | 1600 | |
Max alt.: | 2.331 mt | |
Durata: | tot | 7h15 min |
in mov. | 5h, 00 min | |
Vel. | media | 7,6 Km/h |
max | 60,33 Km/h | |
Tempi: | salita | 3:44 h |
discesa | 3:16 h | |
Meteo: | sole, giornata perfetta! | |
Difficoltà: | salita media. discesa molto dificile | |
Note: | discesa da fare solo a piedi ! |
Nessun commento:
Posta un commento