Corso di Enduro

13 SETTEMBRE  2014 - sab




Corso di Enduro al bike-park di S.Martino di Castrozza. 
Istruttore e' Giacomo Gasparella, maestro FCI liv.1, campione veneto cat. MASTER 3, nonchè plurivincitore di diverse competizioni con il team AR6 NICOLAI DH TEAM.

Il ritrovo é alle ore 8.30 davanti agli impianti della Tognola, ma arriviamo tutti prima, eccitati, e anche un po' intimoriti da questo nostro primo corso.
Siamo in 8: oltre a Giacomo, io, LucaG, Flavio, i fratelli MTB Brothers, Roberto e un giovane ragazzo che con la sua Nicolai e la dotazione di protezioni addosso si faceva gia' sentire nonnetti pivellini ancora prima di vederlo all'opera...
Bici del gruppo nell'ordine: Nicolai 27,5, Pivot, 27,5 "homemade" , Canyon Strive e Yeti, Zesty e un'altra Nicolai.
Restiamo un'oretta abbondante sul piazzale per il controllo e settaggio personalizzato di forke, ammo e soprattutto gomme, poi facciamo il biglietto giornaliero e si sale. Foto di gruppo, poi , visto anche l'aria gelida proveniente dalle cime imbiancate circostanti iniziamo subito a scendere. 
Primo tratto su terra battuta, niente di chè ma gia' qua il maestro vede subito errati posizionamenti in sella e pone le dovute correzioni. Poi comincia il bello: discesa scassata su ripidone viscido e infangato in curva... l'avessi visto durante una delle mie uscite lo avrei fatto sicuramente a piedi! 
Cominciano i consigli su possibili traiettorie, problematiche e posizionamenti per affrontarlo in sicurezza: tutto perfetto, ostacolo affrontato! Galvanizzati proseguiamo, studiando come posizionarsi nelle curve, strette e larghe, anche qui tutto bene. Arrivano poi toboga, passerelle in legno, drop, muri verticali da affrontare in velocita'.... fichissimo!! qualche incertezza ma li passiamo tutti. Si entra poi nel sottobosco e qua comincia il difficile: un mix di fondo impedalabile, contropendenze su radici bagnate, fango e ripidoni... studiamo insieme ostacolo per ostacolo come affrontarlo. Giacomo ci fa vedere come farlo ma imitarlo e' impossibile.. troppo bravo con la sua Nicolai 27,5! Ci proviamo alla meglio, magari con qualche variante piu' tranquilla. 
Si succedono poi altri tratti tutte curve strette, poi nuovamente single track nel bosco. I miei problemi cominciano qua, verso la fine della pista: due drop consecutivi con buca infangata al centro.. provo e passo agevolmente il primo drop, arrivando pero' lento sul secondo... voglio riprovare una seconda volta, prendo piu' velocità: passo il primo drop e poi ho ricordi annebbiati: sbando improvvisamente sulla sx andando a mollare una spallata tremenda ad un povero albero... senza respiro resto in piedi per mezzo minuto prima di riprendermi... poi un male boia al braccio sx, impossibilita' di muoverlo.. Guardo la bici, ancora appoggiata al pino: manubrio in carbonio spezzato all'altezza dei comandi sul lato sinistro, attaccato ma rotto pure il destro... ecco cosa mi ha fatto sbandare!
Giro finito, Giacomo mi accompagna alla base degli impianti e mi mette del ghiaccio... che palle, avevo messo di poter cadere e farmi male osando di piu' ma speravo di farlo nel 3°,4° giro...
Purtroppo, visto il dolore devo andarmi a fare vedere al pronto soccorso e LucaG deve accompagnarmi, rinunciando anche lui al resto del corso..
Esito: rottura scapola sx, 30 gg di immobilizzazione dell'arto stagione finita.

Riproverò la prossima stagione, mica mi arrendo! 

 lato sx manubrio
lato dx

4 commenti:

  1. Che sfortuna!
    Ma ti si è rotto il manubrio e poi sei caduto o viceversa?
    Comunque auguri di pronta guarigione, ti aspettiamo presto con i tuoi aggiornamenti sul blog.
    Andrea (quello di pedalelibero...)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Andrea!
      Non sono caduto, ho cercato solo di far cadere un grosso pino appoggiandomi con una spallata mostruosa... il manubrio ha ceduto al primo drop e sbilanciandomi ci sono finito contro invece di superare il secondo... come vedi e' destino che passi l'autunno-inverno senza bici...
      a presto!

      Elimina
    2. Leggo solo ora, mi dispiace per te.
      Ti consiglio la magnetoterapia a casa.
      Costa poco e dimezza i tempi di guarigione. Comunque io sono contro il manubrio in carbonio, preferisco l'alluminio.
      In bocca al lupo!

      Elimina
    3. Crepi anche il lupo come il manubrio! La frattura non e' scomposta, guarira' in fretta, mi hanno detto.. e ci spero. Ora alluminio forever!

      Elimina