Il meteo prevede pioggia per domenica, dunque usciamo ancora una volta di sabato.
Tour della giornata: monte Cengio e Forte Corbin. Prendendo spunto da diverse tracce separate, abbiamo avuto la pazza idea di unire vari spezzoni di per se' gia' impegnativi e farne una traccia unica.In verità la premiata ditta Diego & Matteo ne ha create due, un giro lungo e pure uno più corto, una volta visto km e dislivello da affrontare: decideremo sul Cengio che fare.
Non che il sabato mattina il tempo fosse tanto meglio: arrivati sul luogo del'appuntamento a Cogollo del Cengio notiamo che tutta la montagna da scalare e' avvolta dalla basse nubi, il cielo e' grigiastro e l'aria afosa al limite del sopportabile... aggiungendo pure che abbiamo parcheggiato di fronte al cimitero, la giornata è piuttosto tetra!
Si comincia subito a salire: dopo qualche centinaio di metri su asfalto, imbocchiamo la strada sterrata del vecchio Costo che con i suoi 16 infiniti tornati su fondo ghiaioso e parecchio insidioso ci porta a sbucare a quota metri 800 dove prendiamo a sinistra il sentiero 651 dove ci aspettano purtroppo altri 16 tormentati tornanti per condurci al piazzale dei Granatieri. Arriviamo sfiniti, ma nessuno vuole perdere tempo, per cui riprendiamo addentrandoci in uno stretto canyon per uno spettacolare giro ad anello attorno al monte Cengio, attraversando a più riprese numerose gallerie scavate durante la guerra mondiale del 15-18 all'interno della montagna tra cisterne d'acqua, ricoveri, depositi, trincee, postazioni di tiro sulla sottostante vallata.. tutto su galleria e mulattiere parecchie disastrate scavate su roccia e perennemente esposte con baratri da brivido, se non fosse che oggi non si vede una cippa per la nebbia che tutto avvolge e impedisce di vedere il fondo valle.
Molti tratti di galleria, quasi tutti, anzi, sono da fare a piedi, primo perché non si vede nulla cosa sta a terra, buio quasi completo, secondo, sono basse e si rischia quantomeno di grattare il casco, terzo la roccia dove si passa è assai scivolosa. Purtroppo solo Matteo diligentemente si e' portato una pila da fronte, per cui procediamo lentamente e cauti a piedi. Si passa di galleria in galleria tra gradini, gradoni e sentieri scoscesi, qualcuno fattibile in sella ma meglio non tentare la sorte: i due cavetti in acciaio messi a protezione del baratro non paiono tanto utili a fermare una bici e chi ci siede sopra in caso di caduta!
Arriviamo allo spiazzo dei Granatieri, foto ricordo con la statua fatta di schegge d'artiglieria, breve banana party al Piazzale Penella, poi dentro ancora alla galleria ricovero & comando verso il Salto del Granatiere (mt. 1351). Questa è cima principale del Cengio aspramente difesa dai Granatieri di Sardegna nell'assalto finale del 3 giugno 1916 dove si narrano di "aver veduto rotolare per le rocce strapiombanti sull'Astico nel furore dell'ardente lotta, grovigli umani di austriaci e granatieri", i primi all'attacco con bombe a mano e fucileria, i secondi a resistere all'arma bianca con innumerevoli sacrifici e atti di eroismo.
Finito il giro ad anello decidiamo per effettuare il giro lungo per cui ci dirigiamo pressoché in piacevole discesa verso l'ex Forte Corbin (1080m.) Purtroppo il forte e' chiuso e dobbiamo limitarci solo ad una foto di gruppo davanti al cancello e riprendere a salire, dopo un arduo passaggio su gradini di roccia, sul sentiero 804. Alterniamo tratti in saliscendi nel sottobosco a stupendi tratti su dorsali erbose puntellati di crochi in fiore e funghetti velenosi, il tutto avvolto in banchi di nebbiolina autunnale.
Sbuchiamo su salita in asfalto, aggiriamo il paese di Tresche Conca e ci reimettiamo su sterrata forestale fino a ritrovare la statale del Costo all'altezza del 73° km. Attraversiamo e proseguiamo per il vecchio tracciato del trenino Rocchette - Asiago fino al Ponte di Campitello, riattraversiamo la statale dall'altro lato e su scassatissima e oggi viscida mulattiera scendiamo velocemente per ricongiungerci alla strada fatta all'andata sul vecchio Costo. Qui decidiamo per la terza variante imboccando un sentiero non segnato e nemmeno tanto frequentato vista l'erba alta che lo nasconde, che tutto in saliscendi su single-track esposto ci fa aggirare il monte e scendere poi su più agevole e divertente sentiero con fondo in terra fino all'abitato di Cogollo del Cengio.
Un giro bello tosto, 5 ore e 1500 di dislivello, purtroppo rovinato dalle brutte condizioni meteo.. ma lo rifaremo certamente con una bella giornata di sole!
Presenti: FabioS, LucaG, FrancoB, DiegoG, Matteo e Flavio.
PANORAMA: 6 (causa nebbia)
Molti tratti di galleria, quasi tutti, anzi, sono da fare a piedi, primo perché non si vede nulla cosa sta a terra, buio quasi completo, secondo, sono basse e si rischia quantomeno di grattare il casco, terzo la roccia dove si passa è assai scivolosa. Purtroppo solo Matteo diligentemente si e' portato una pila da fronte, per cui procediamo lentamente e cauti a piedi. Si passa di galleria in galleria tra gradini, gradoni e sentieri scoscesi, qualcuno fattibile in sella ma meglio non tentare la sorte: i due cavetti in acciaio messi a protezione del baratro non paiono tanto utili a fermare una bici e chi ci siede sopra in caso di caduta!
Arriviamo allo spiazzo dei Granatieri, foto ricordo con la statua fatta di schegge d'artiglieria, breve banana party al Piazzale Penella, poi dentro ancora alla galleria ricovero & comando verso il Salto del Granatiere (mt. 1351). Questa è cima principale del Cengio aspramente difesa dai Granatieri di Sardegna nell'assalto finale del 3 giugno 1916 dove si narrano di "aver veduto rotolare per le rocce strapiombanti sull'Astico nel furore dell'ardente lotta, grovigli umani di austriaci e granatieri", i primi all'attacco con bombe a mano e fucileria, i secondi a resistere all'arma bianca con innumerevoli sacrifici e atti di eroismo.
Finito il giro ad anello decidiamo per effettuare il giro lungo per cui ci dirigiamo pressoché in piacevole discesa verso l'ex Forte Corbin (1080m.) Purtroppo il forte e' chiuso e dobbiamo limitarci solo ad una foto di gruppo davanti al cancello e riprendere a salire, dopo un arduo passaggio su gradini di roccia, sul sentiero 804. Alterniamo tratti in saliscendi nel sottobosco a stupendi tratti su dorsali erbose puntellati di crochi in fiore e funghetti velenosi, il tutto avvolto in banchi di nebbiolina autunnale.
Sbuchiamo su salita in asfalto, aggiriamo il paese di Tresche Conca e ci reimettiamo su sterrata forestale fino a ritrovare la statale del Costo all'altezza del 73° km. Attraversiamo e proseguiamo per il vecchio tracciato del trenino Rocchette - Asiago fino al Ponte di Campitello, riattraversiamo la statale dall'altro lato e su scassatissima e oggi viscida mulattiera scendiamo velocemente per ricongiungerci alla strada fatta all'andata sul vecchio Costo. Qui decidiamo per la terza variante imboccando un sentiero non segnato e nemmeno tanto frequentato vista l'erba alta che lo nasconde, che tutto in saliscendi su single-track esposto ci fa aggirare il monte e scendere poi su più agevole e divertente sentiero con fondo in terra fino all'abitato di Cogollo del Cengio.
Un giro bello tosto, 5 ore e 1500 di dislivello, purtroppo rovinato dalle brutte condizioni meteo.. ma lo rifaremo certamente con una bella giornata di sole!
Presenti: FabioS, LucaG, FrancoB, DiegoG, Matteo e Flavio.
PANORAMA: 6 (causa nebbia)
TRACCIA: 7 (molti tratti a piedi o esposti)
Dati riepilogativi | ||
Km: | tot. | 32,00 km |
Dislivello : | 1.514 mt | |
Max alt.: | 1.343 mt | |
Durata: | tot | 5h, 33min |
in mov. | 3h, 49 min -- | |
Vel. | media | 8,36 Km/h |
max | 82,49 (??)Km/h | |
Tempi: | salita | 3:22 h |
discesa | 1:48 h | |
Meteo: | molto coperto, afa, nebbia in quota, deboli schiarite verso mezzogiorno | |
Temper. | caldo-afoso | |
Difficoltà: | salite lunghe ed impegnative per fondo smosso, tratti in galleria ed in tricea da fare a piedi e con attenzione! | |
Note: | da rifare con bel tempo |
Traccia:
Foto:
foto ad inizio salita
altra foto di gruppo
me
tutto e' avvolto nella nebbia...
si riprende verso le gallerie
Franco si è trovato pure l' aMANTIDE ad aspettarlo...
ancora salita e ancora nebbia
Galleria Cannoniera
Franco in galleria
io
LucaG, DiegoG e Flavio
altra galleria con scalinata a salire
l'interno..
visita alla trincea
autoscatto
mamma che strapiombi..
altra galleria
"fortuna" non si vede il fondo!
che sia solido?
foto ricordo
galleria verso i serbatoi
riprendiamo..
bel sentiero, ma esposto !
altra galleria..
altro sentiero esposto..
che passaggi sotto la roccia!
da fare in sella ma con attenzione
Flavio, LucaG e FrancoB
tornantini impossibili a scendere
altro serbatoio d'acqua
fine anello
io sotto alla statua del Granatiere...
...e FrancoB
banana party
altro canyon
ancora gallerie
passaggi spettacolari
stretti canyon
fa impressione..
altre gallerie
ultima..
verso Forte Corbin
oh - oh, cancello chiuso!
autoscatto
crochi in fiore
saliscendi su prato
graziosi funghetti che paiono poco commestibili..
lo stregone circondato dai funghi velenosi
si risale ancora..
FrancoB
"scorese dea volpe"
cimitero italo-austriaco di Campiello
variante "FabioS"
che c'e da guardare?
ah, un bel salto !
altre costruzioni militari di osservazione
Video:
Bel giro.....questo me lo segno. O mi ci portate o mi date la traccia. Stefano IDDO
RispondiEliminaTi ci portiamo se organizzi qualcosa in cambio dalle tue zone !
RispondiEliminaCi mancherebbe! Vediamo di beccare una giornata di sole, almeno si vede dove si va a finire spiaccicati se si cade.. brrrrrrrrrrr !!!!