Cortina: i 5 rifugi

14  SETTEMBRE 2013 - sab
Panoramica da rif.  Sennes
Altra panoramica

Ultima,e spettacolare uscita dolomitica del 2013 ! 
Da più di una settimana mi ero messo in testa di fare il giro dei 5 rifugi quale ultima uscita dolomitica, approfittando anche delle ultime giornate di tempo soleggiato della stagione. Ho pertanto rotto le scatole a tutti quelli che conosco per cercare qualcuno che venisse a farmi compagnia e finalmente, Luca & Erica, probabilmente mossi da compassione, si sono immolati per accompagnarmi nell'impresa. Dico impresa perché se sulla carta sembra un giretto xc tutto strade forestali e carrabili, fare poi 2000 metri di dislivello pedalando in alta quota dai 1.400 ai 2.000 con pendenze da paura su fondo ghiaioso smosso, vi assicuro non è proprio cosa facile per tutti! 
Ma partiamo dall'inizio. 
Il punto di partenza e' un largo parcheggio qualche km a nord di Cortina, dove ci arriviamo causa traffico verso le 9.45. Tempo di scaricare, vestirsi (8° al sole!) e caffettino, saltiamo in sella. Al parcheggio c'e anche un folto numero di biker del veneziano, pensavamo facessero lo stesso nostro itinerario ma partono alla ricerca della ciclabile per cui non ci uniamo a loro. 
Scendiamo per un centinaio di metri verso cortina sulla statale, deviamo a destra verso l' entrata del Villaggio Olympia (1270) e da qui per diversi km si pedala su comoda e ben manutenuta ciclabile con fondo in ghiaino compatto. Si attraversa il fiume Boite, sbucando sul piazzale del centro visitatori del parco, ancora qualche centinaio di metri di sterrato in salita e si sbuca sulla statale 51 ma fortunatamente si prende la prima strada secondaria sulla sx che sale ahimè su asfalto con pendenze superiori al 15% verso il rifugio
RA STUA (1690 m.) Fortunatamente il bosco lascia spazio alle cime delle montagne e la fatica viene via via affievolita dal panorama. Raggiunto il primo dei 5 rifugi prendiamo il sentiero 6 su comoda carrabile. Qua veniamo prontamente fermati per il passaggio di un gregge infinito (più di 800 capi secondo il conduttore)di pecore, capre e asini... che poesia... ma anche quante caccole d'ora in poi che si attaccano sulle ruote!...Dopo un buon quarto d'ora di attesa ripartiamo belli pimpanti, ignari del salitone con pendenza del 20% su fondo inghiaiato ( e incaccolato) molto smosso che poco dopo si presenta. Il caldo, l'aria rarefatta (1750+ metri) e la fatica accumulata si fanno sentire. Luca ed Erica alternano tratti in sella con tratti a piedi per respirare. Io arranco, avanzo a tratti, ma avanzo sempre in sella: mi sono prefissato di non fare manco un metro a piedi e, pur fermandomi ogni 50 metri a riprender fiato, ce la faccio! Il panorama è incantevole: alte pareti dolomitiche si stagliano sul nostro fianco destro, mentre noi avanziamo su una lingua bianca tra una distesa di verdi pini mughi... che favola! Il grosso e' fatto, ora dapprima in falsopiano poi in leggera discesa arriviamo al secondo rifugio della giornata: il rifugio SENNES (2126 m.) Sappiamo la salita non e' finita, per cui solo breve pausa per foto e ripartiamo: la giornata e' ancora lunga e non siamo manco a meta' traccia! Breve discesa sul sent. 7, poi falsopiano e sia pre un'altra paradisiaca vallata. Individuo subito una variante su sentiero bello ripido ma ciclabile e mi ci infilo subito.. peccato sia cortissimo ma sempre meglio della solita strada bianca. Si scende ancora molto velocemente sempre su larga carrabile fino a sbucare in un agglomerato di case in legno.. sembra di essere tornati indietro di un centinaio d'anni, che bello! Passiamo attraverso le baitine ed arriviamo al fine di una conca ove e' posto il terzo rifugio: rifugio FODARA(1973 m.) Qua sosta pranzo. Troviamo pure lo stormo di bikers visti alla partenza: hanno raggiunto il rifugio per strada asfaltata blaaaaaahhh!!! Ripartiamo assieme a questi,ci aspetta una discesona molto molto ripida,parte inghiaiata e parte cementata, non so quale sia la meno peggio... fortuna individuo parecchi tagli tra un tornante e l'altro e, tranne in un caso dove mi trovo dei gradoni, mi diverto a scendere su sterrato in terra, perlomeno.In men che non si dica arriviamo al quarto, il rifugio PEDERU' (1600m), posto in fondo alla valle Ora il pezzo più infernale di tutto il giro: 400 metri di dislivello su salita quasi impossibile per fondo dissestato e pendenza al limite della sopportazione... numerosi bikers mollano la presa e per la maggior parte lo fanno a piedi. Io avanzo per la patria sempre in sella, Erica mi tallona e non mi molla. Luca comincia a perdere colpi, non e' da lui... poi capiamo: brutto blocco della digestione, probabilmente per aver preso freddo in discesa. Ora poi il cielo si e' fatto molto coperto e se si si ferma fa freddo. Superato un piccolo lago con bisonti e mucche pelose (o qualcosa del genere) al pascolo sostiamo presso un caratteristico capitello. 
Riprendiamo ma Luca e' ancora k.o. e avanza a piedi per gran parte dell'ALTA VIA DELLA PACE fino al rifugio FANES (2060 m.). Arrivati ci tiriamo su con un bell'infuso caldo ai frutti di bosco seduti sotto alla meta' posteriore di un muflone imbalsamato.. l'altra meta' e' nella stanza interna... piuttosto discutibile come opera... Ci aspettano altri 100 metri di dislivello su solita salita infima, dobbiamo raggiungere il Passo Limo. 
Luca parte a piedi, poi sale e ritrova le energie perse, ora non lo ferma piu' nessuno! Raggiungiamo la croce in ferro del passo. Qua troviamo altri bikers che ci informano che uan volta raggiunto l'omonimo laghetto la salita e' finita, finalmente. Raggiungiamo il laghetto in falsopiano, ci vestiamo e poi giu' a bombazza. Il fondo e' parecchio smosso, tenere la bici in traiettoria è una bella impresa! Attraversiamo anche tratti franati, poi si entra nel bosco. 
Malato da varianti in corso d'opera come sono, individuo nel gps un sentierino e mi ci butto, mentre gli altri proseguono sul 10 dapprima e poi sull'11. 
Mai scelta fu più azzeccata! un bel sentiero tra radicioni, terra morbida e rocce da sbavo, parecchi dossi e tutto nel sottobosco, una goduria! Sbuco sull'11  attendo gli altri e poi mi infilo in un secondo sentiero un po' più roccioso e ripido ma divertente pure questo! Sbuco proprio all'altezza del sentiero attrezzato per le visita delle cascate di Fanes, a turno visitiamo questa meraviglia della natura... la prossima volta mi porto imbracatura & moschettoni e passo pure sotto all'imponente cascata! 
Riscendiamo poi assieme sbucando all'ingresso del centro visitatori. Tanto per non rifare la stessa strada dell'andata seguiamo un analogo sentiero ciclabile sulla sponda opposta del torrente Boite che ci porta verso la pista dell' (ex?) aereoporto di Cortina e da qui al parcheggio dell'auto. 
Un gran giro da alta classifica di gradimento, percorsi impegnativi ma panorami alpini idilliaci. 
Da rifare sicuramente nel 2014, magari calibrando meglio i tempi e partendo prima si può  aggiungere anche un ulteriore rifugio e scegliere per le discese i sentieri anziché le comode ma insipide carrabili e usando i vari tagli sui tornanti visti ed in parte provati in questo giro. Ne uscirà sicuramente qualcosa di spettacolare!

E comunque, notare bene, alla fine l'ho fatto al 100% in sella, manco 1 metro a piedi!!! 


PANORAMA: 9
TRACCIA: 8 


Dati riepilogativi 
Km:          tot.39,21 km 
Dislivello :
1.978 mt
Max alt.:
2.171  mt
Durata:tot8h,  min

in mov.4h, 36 min
--
Vel.media4,78 Km/h

max47,11Km/h
Tempi:salita4:32 h

discesa3:00 h
Meteo:
sole al mattino, nuvoloso nel pom. in quota
Temper.
fresco
Difficoltà:
difficile per pendenze elevate e fondo sabbia-ghiaioso in salita
PENDENZA MAX DEL 26%  E NEGATIVA DEL 28%  !!!
Note:
da rifare con le varianti AM  viste e parzialmente provate!


Traccia




Foto:
Luca & Erica
ciclabile




rio Boite
Park centro visitatori
salita verso rif. Stua




cascatella
Rif. Stua



si riparte...

oh-oh, traffico in arrivo!



mamma quante!

ripartiamo
salita pazzesca



ultimo strappo!
dai che ce la fate!


ora si sale ma si respira





dai che ci siamo..



rif. Sennes









uaooo, che bel sentierino!
a bombazza!






abitato bucolico

rif. Fodara



mamma che discesona!

meglio raffreddare i freni!


er Luca
Erica
rif. Pederù, il punto piu' basso!
nessuno vuole iniziare la micidiale salita!
avanti Savoia!


forza 
ultime gocce di benzina per Luca


bisonte (?)  in ammollo


autoscatto.. siamo distrutti!

mucche pelose?

bivio



finalmente.. rif. Fanes !
thè ai frutti di bosco: ci vuole
retro all'esterno..
..testa all'interno !
che panorama!
eravamo laggiù !
croce di Passo Limo
rana aliena
che incanto ! lago di Limo
ora si scende!



frana


seconda variante
eccoci alle cascate di Fanes
dove vanno questi?



panorama all'arrivo

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