Ferie in Altopiano, perché non approfittare per qualche uscita in loco?
L'altopiano l'ho girato ormai in lungo e largo, cercavo qualcosa di nuovo e voilà, the.mtb.biker mi pubblica fresco fresco un giretto a me sconosciuto: l'Altar Knotto - Campolongo - sentiero 803.
Decido di provarlo il giorno di ferragosto con un amico conosciuto sul forum, sezione gps, Diego, alias CAPOCCIA, vicentino pure lui e lo rifaccio poi la domenica successiva assieme a LucaF, Erica, Gianpiero e Massimo.
Parcheggiamo poco dopo Roana. Discesa in asfalto fino a Rotzo, poi si prende una sterrata a destra nei pressi di un curvone e di qua si comincia pian piano a salire. La giornata di ferragosto si presenta sole a sprazzi, meglio cosi', si sale meglio. Le stradine e sentieri sono affollati di persone , causa marcia paesana, ma noi ne approfittiamo subito per berci un te' gentilmente offerto dai ristori. La domenica invece nessuna anima viva!
Deviamo per il sentiero dell'Altar Knotto, inizialmente agevole poi stretto ed in contro-pendenza single track in mezzo al bosco, piuttosto insidioso per radici e rocce affioranti.
La cartellonistica è latitante... il sentiero sembra sparire nel bosco.. seguiamo al metro la traccia e dopo qualche decina di metri a piedi su pendio ripido troviamo il sentiero.. un centinaio di metri e sbuchiamo proprio sull' Altar Knotto: una formazione rocciosa a forma di L rovesciato che in lingua cimbra significa "antica pietra" posta su un luogo panoramicissimo che spazia dalla Val d'Assa e la Val d'Astico. Stupendo.
Sulla destra vi e' uno stretto "pozzo" che porta giù, attrezzato con ganci su roccia.. ma noi simo bikers , mica scalatori e quindi ammiriamo e proseguiamo.
Saliamo per poche decine di metri in sella, arrivando ad un bivio con un grosso masso a forma di fungo, Almeno qui non hanno risparmiato la cartellonistica e seguiamo le indicazioni per l'Alta Kugela,posta proprio dietro il grosso masso. Questa e' una spettacolare formazione rocciosa a forma di galleria aperta su un fianco, lunga una sessantina di metri poi interrotta da una frana.
Riprendiamo il percorso, qualche decina di metri a piedi per grosse rocce da attraversare, poi largo sentiero a scendere fino alla strada asfaltata dove si risale fino allo spiazzo Garibaldi.
Qui si prende la forestale sulla sinistra che con buon fondo sale con pendenza regolare sino al bivio per il Forte Campolongo; saliamo ancora qualche centinaio di metri e giungiamo al Forte entrando per la buia galleria di accesso. Finalmente riesco a vedere il Forte con il sole; c'ero gia stato due altre volte e ad entrambe la visibilita' era 0 per la nebbia! Il forte è di recente restauro, visitiamo l'interno e le postazioni dei cannoni, facciamo qualche foto verso le vallate sottostanti e poi ripartiamo. Si scende per la stessa strada inghiaiata dell' andata, deviando pero' al secondo tornante in un sentiero in single track veramente spettacolare e tecnico al punto giusto: stretti passaggi con uno sproposito di pietre, rocce , radici con pendenze molto accentuate ove sei obbligato a procedere calibrando traiettorie con tutto il peso sul posteriore, roba da equilibristi! Deliziamo i numerosi turisti che salgono con le nostre evoluzioni al limite dell'impossibile che ci incitano e poi ci applaudono per lo show e sbuchiamo contenti e gasati sul pratone che porta al rif. Campolongo. noi deviamo pero' a sinistra, risalendo il lungo pendio erboso (pista da sci??) ed andando ad amirare l'altro spettacolo dela natura: le caverne dello Sciason. Dico LE caverne perchè con Diego abbiamo visto solo la prima, un buchetto nella roccia con neve sul fondo, con l'uscita successiva, invece, siamo avanzati per le scale e abbiamo visto una voragine circolare profonda decine di metri con neve sul fondo e stalattiti di ghiaccio! Leggiamo sul cartello descrittivo che tale voragine presenta una apertura sul fondo che scende per 90 metri e termina in un laghetto sotterraneo! Veramente uno spettacolo, specie oggi che un raggio di sole vi entra e crea con i vapori acquei una scenografia da cartolina!
Riprendiamo le bici posteggiate e ridiscendiamo fino al trafficatissimo rif. Campolongo, pausa panino, e riprendiamo in salita su strada bianca fino a casera Campovecchio dove prendiamo la forestale sulla sinistra in salita. La strada e' lunga un km circa ma pare infinita! Fondo pessimo di grosse rocce appuntite e smosse, salita accentuata... un vero spacca braccia e fondo-schiena. Arriviamo alla Croce del Civello, prendiamo la stradina a destra, non quella in salita, quella in discesa. Si scende ora per diversi km su strada bianca, larga ma piuttosto insidiosa in curva causa cumuli di ghiaione. Sarà ma io 'sti tratti li odio... o scendi a palla e rischi di farti male in piega nei tornanti o consumi le pastiglie a scendere con i freni tirati...preferisco di gran lunga i sentieri da fare con il misurino e cento occhi come quello fatto scendendo dal forte Campolongo!
Finita la discesa, da Casara Gruppach, si deve affrontare l'ultima salita della giornata, quella del Monte Erio. Altro km di salita, ripida ma con buon fondo roccioso ma compatto. Si sbuca su uno spiazzo erboso dove riprendiamo fiato e concentrazione: ci aspetta l'altro sentiero lungo e godurioso della giornata: l' 803, variante alta.
E' un sentiero STUPENDO pure questo, molto meno accidentato di quello del Campolongo e perciò più veloce. Qualche tratto e' piuttosto tecnico, in tre punti sono sceso a piedi con la mia 100mm ma per il resto è pura adrenalina e divertimento assicurato. La traccia omette l'ultimo tratto finale. Con Diego lo abbiamo fatto, è sempre divertente, parte finale molto stretta. Con Luca & c. abbiamo invece seguito la traccia , deviando a dx , risalendo per 50 metri scendendo per strada bianca e tagliando per un sentierino nel bosco con ripidone finale. Io preferisco la prima.
Volendo si può altrimenti deviare a sx e scendere al laghetto di Roana.
Percorso impegnativo, 1300 metri di dislivello e 36 km ma alla fine per la tipologia di fondo sembrano molti di più, sara' anche per il caldo della giornata.
Spettacoli naturalistici a parte, i sentieri del Campolongo e l' 803 da soli meritano al fatica e sono a mio avviso i più belli dell'intero Altopiano!
Allego traccia della prima giornata, con variante discesa dell' 803, l'altra e' uguale a quella del forum.
PANORAMA: 9
TRACCIA: 8 (le fatiche per il tratto Casera Campolongo - Croce Civello non valgono la discesa successiva fino a Casara Gruppach!)
Dati riepilogativi (traccia con 803 allungato) | ||
Km: | tot. | 42 km |
Dislivello : | 1300 secondo la traccia ( a me segna 1547!) | |
Max alt.: | 1696 mt | |
Durata: | tot | 5h, 00 min |
in mov. | 4h, 12 min -- | |
Vel. | media | 6,81 Km/h |
max | 46,13 Km/h | |
Tempi: | salita | 3:38 h |
discesa | 1:27 h | |
Meteo: | sole, parzialmente nuvoloso 15/08 sole e caldo 18/08 | |
Temper. | caldo | |
Difficoltà: | medio, tratti tecnici difficili ma divertenti | |
Note: | molto bello, i migliori sentieri tecnici dell'Altopiano . |
Traccia:
Foto:
15 Agosto
15 Agosto
Panoramica
l' "altare"
autoscatto
Formazioni rocciose a fungo
Cartellonistica
Alta Kugela
Ex cisterna d'acqua
Rovine del Forte
Scarpata
Arrivo al Forte
Io
Capoccia
Forte Campolongo
cartellonistica
entrata prima grotta
Ancora neve sul fondo!
Formazioni rocciose
Capoccia davanti alla prima grotta
Cielo carico a Casera Grouppach
Capoccia
18 Agosto
Massimo
Massimo e Luca
foto di gruppo
Alta Kugela
dall'alto
W i sposi !
.. e i testimoni!
chi vince?
dentro la cannoniera
Postazioni Cannoniere
Tunnel nel campolongo
entrata al forte Campolongo
entrata caverna
Massimo
Lux
el Macho
Caverna del Sieson
Caverna del Sieson
Caverna del Sieson
Caverna del Sieson
Rif. Campolongo
Rif. Campolongo
i sposi
Casera Campovecchio
Croce del Civello
Casera Grouppach
803
803
discesa traccia originale
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