23 Settembre 2018 - dom
Dopo l'uscita Sellaronda del 2017, nuova uscita nella Val di Fassa sulle orme del Nos Tour, giro enduro pubblicato sul sito FassaBike.com.
L'uscita era programmata per il sabato con i Brothers, ma le previsioni meteo incerte ci hanno fatto desistere, lasciandomi però l'amaro in bocca per aver perso l'occasione di sfruttare l'ultimo weekend di impianti aperti... Provo a sentire se Flavio fosse per caso disponibile ad uscire, con poca speranza di avere un compagno di uscita... andare da solo in posti lontani con il rischio di infortunarsi e non poter rientrare non mi tranquillizza!
Nel frattempo di una risposta mi rassegno e organizzo la domenica in altro modo.
A sorpresa, invece, Flavio riesce a liberarsi e si rende disponibile, evvai, si parte!!!
Più contento ancora di me, Flavio, che dopo anni di tentativi riesce a prendersi una giornata intera per uscire in bici... incredibile!
Partiamo da casa alle 06.30 tra densi e tristi nuvoloni grigi sulla pianura e alle 9 siamo già nel parcheggio dell'impianto Col Rodella a Campitello di Fassa. Il tempo si sta aprendo, le cime si stanno già scaldando affacciandosi al sole.
Facciamo il biglietto giornaliero per tutti gli impianti (Sellaronda Bike, 46 euro) e saliamo, prima destinazione il Col Rodella.
Tralascio le visioni panoramiche a 360°...
Da qui si scende per 50 metri e si prende un fantastico single track proprio dietro al Rifugio Des Alpes, panoramicissimo ma piuttosto tecnico perché con fondo ripido e sdrucciolevole sul crinale del Col de Salei, una vera goduria dove però la tensione di non fare errori ci fa sudare sette camicie. Appena si entra nel bosco ci fermiamo quindi per svestirci, far sbollire i freni e rilassarci le mani.
Ripartiamo. La tensione svanisce e inversamente proporzionale cresce l'adrenalina: sentiero in terra battuta, pietre fisse, radici, dossi, curve paraboliche, rampe, toboga: un vero paradiso!
Arriviamo al Rif. Lupo Bianco e scendiamo per il sentiero 655, sempre spettacolare (tracciato Sellaronda, tutti bike only) fino a Canazei. Poche decide di metri e prendiamo i due tronconi dell'impianto fino al Col di Rosc. Da qui si pedala per centinaio di metri a salire sino alla baita Fredarola, scorgendo però lungo la via un attraente cancelletto della "Duble U" , pista del bikepark... interessante... ma tiriamo dritti verso il Belvedere, passando ahimè per un un sentiero spianato e ridotto in strada... anche qui la rovina dei sentieri avanza, purtroppo!
Le cose migliorano aggirato il Belvedere, le ruspe non hanno finito i lavori e il single track è nuovamente da urlo: terra battuta e pennellato per le bici con curve e controcurve da prendere a palla!
Sbucati al Pordoi abbiamo l'amara sorpresa di trovare la seggiovia Pont de Vauz chiusa (pare stiano rimpiazzandola con una cabinovia), per cui amareggiati non possiamo scendere per un ammaliante single track e poi risalire meccanizzati. Proseguiamo comunque direttamente per l'Ossario ed il Burz (Pista Pordoi Burz, difficoltà S1), scendendo poi per Arabba, sempre su fantastica pista (Burz - Arabba , difficoltà: S2).
Occhio alle vipere che prendono il sole sul sentiero, ne stavo arrotando ben 3, di cui una ha tentato di attaccare!
Da Arabba si prende l'impianto (il piu' trafficato) per il Gorza. Qua consiglio di non scendere come i comuni Sellarondisti di un paio di tornanti, ma di restare sul piazzale dell'impianto e scendere direttamente sul sentiero alla fine del piazzale, evitando inutile dislivello. C'e un po da camminare e da spingere per arrivare ad un promontorio panoramicissimo in fronte al bianco del ghiacciaio della Marmolada e con l'azzurro del lago di Fedaia al di sotto...
Pochi altri metri di salita e poi sentiero super divertente verso il Padon che diventa però poi carrabile per scendere al lago di Fedaia. La traccia originale aggira il lago sulla ciclabile, noi invece rimaniamo nella parte opposta sull'asfalto... ciclisticamente meno appagante, ma ve lo consiglio caldamente per l'aspetto paesaggistico che si puo' ammirare rivolti verso la Marmolada!
Finito il Lago si prende il sentiero 605 dietro al Rif. Castiglioni, che risulta divertente sino a quando incrocia la statale 641, poi con ciclabili lungo l'Avisio si ritorna a Canazei e si conclude il giro.
Non stanchi e con ancora il pensiero fisso sulla pista "Double U" intravista, prendiamo invece da loc. Alba il nuovissimo impianto che sale direttamente al Col del Rosc , imbocchiamo la pista da sbavo (tutta salti su dossi in terra e paraboliche!!!), passando per la "Zacan" e la "Infinity" fino a Pecol, poi imbocchiamo la 9.90 (pista rossa, medio-difficile) e giù nel sottobosco fantastico fino a Canazei... finita? Noooo! risaliamo con i due tronconi nuovamente al Col del Rosc e giù ancora per la "Double U". Ora che la conosco apro il gas e faccio salti da circo... che goduria, la rifarei allo sfinimento!!!
Giunti ancora una volta al Lupo Bianco imbocchiamo ora la "Elecric Line", variante nera. Discesa tostissima, ripida e con la parte finale infarcita di passaggi artificiali di tutti i tipi, passaggi su una trave larga una spanna compresa!
Rischiati un paio di jolly, con la bici che chiede pietà, con principi di vesciche alle mani e sorrisi da ebeti stampati in faccia, terminiamo alle 16 questa fantastica avventura, infangati come cinghiali ma contenti come bimbi al luna park !!!
Info: per chi voglia divertirsi esclusivamente nel bike park tra Canazei e Pordoi è sufficiente il pass giornaliero da 31 euro. Per usare anche gli altri impianti serve il Sellaronda day, 46 euro.
La mappa del Bikepark la potete scaricare da qui: Fassabike Park. Occhio che la Vauz-Pordoi è stata chiusa nel 2017 ed è in attesa di rifacimento.
L'uscita era programmata per il sabato con i Brothers, ma le previsioni meteo incerte ci hanno fatto desistere, lasciandomi però l'amaro in bocca per aver perso l'occasione di sfruttare l'ultimo weekend di impianti aperti... Provo a sentire se Flavio fosse per caso disponibile ad uscire, con poca speranza di avere un compagno di uscita... andare da solo in posti lontani con il rischio di infortunarsi e non poter rientrare non mi tranquillizza!
Nel frattempo di una risposta mi rassegno e organizzo la domenica in altro modo.
A sorpresa, invece, Flavio riesce a liberarsi e si rende disponibile, evvai, si parte!!!
Più contento ancora di me, Flavio, che dopo anni di tentativi riesce a prendersi una giornata intera per uscire in bici... incredibile!
Partiamo da casa alle 06.30 tra densi e tristi nuvoloni grigi sulla pianura e alle 9 siamo già nel parcheggio dell'impianto Col Rodella a Campitello di Fassa. Il tempo si sta aprendo, le cime si stanno già scaldando affacciandosi al sole.
Facciamo il biglietto giornaliero per tutti gli impianti (Sellaronda Bike, 46 euro) e saliamo, prima destinazione il Col Rodella.
Tralascio le visioni panoramiche a 360°...
Da qui si scende per 50 metri e si prende un fantastico single track proprio dietro al Rifugio Des Alpes, panoramicissimo ma piuttosto tecnico perché con fondo ripido e sdrucciolevole sul crinale del Col de Salei, una vera goduria dove però la tensione di non fare errori ci fa sudare sette camicie. Appena si entra nel bosco ci fermiamo quindi per svestirci, far sbollire i freni e rilassarci le mani.
Ripartiamo. La tensione svanisce e inversamente proporzionale cresce l'adrenalina: sentiero in terra battuta, pietre fisse, radici, dossi, curve paraboliche, rampe, toboga: un vero paradiso!
Arriviamo al Rif. Lupo Bianco e scendiamo per il sentiero 655, sempre spettacolare (tracciato Sellaronda, tutti bike only) fino a Canazei. Poche decide di metri e prendiamo i due tronconi dell'impianto fino al Col di Rosc. Da qui si pedala per centinaio di metri a salire sino alla baita Fredarola, scorgendo però lungo la via un attraente cancelletto della "Duble U" , pista del bikepark... interessante... ma tiriamo dritti verso il Belvedere, passando ahimè per un un sentiero spianato e ridotto in strada... anche qui la rovina dei sentieri avanza, purtroppo!
Le cose migliorano aggirato il Belvedere, le ruspe non hanno finito i lavori e il single track è nuovamente da urlo: terra battuta e pennellato per le bici con curve e controcurve da prendere a palla!
Sbucati al Pordoi abbiamo l'amara sorpresa di trovare la seggiovia Pont de Vauz chiusa (pare stiano rimpiazzandola con una cabinovia), per cui amareggiati non possiamo scendere per un ammaliante single track e poi risalire meccanizzati. Proseguiamo comunque direttamente per l'Ossario ed il Burz (Pista Pordoi Burz, difficoltà S1), scendendo poi per Arabba, sempre su fantastica pista (Burz - Arabba , difficoltà: S2).
Occhio alle vipere che prendono il sole sul sentiero, ne stavo arrotando ben 3, di cui una ha tentato di attaccare!
Da Arabba si prende l'impianto (il piu' trafficato) per il Gorza. Qua consiglio di non scendere come i comuni Sellarondisti di un paio di tornanti, ma di restare sul piazzale dell'impianto e scendere direttamente sul sentiero alla fine del piazzale, evitando inutile dislivello. C'e un po da camminare e da spingere per arrivare ad un promontorio panoramicissimo in fronte al bianco del ghiacciaio della Marmolada e con l'azzurro del lago di Fedaia al di sotto...
Pochi altri metri di salita e poi sentiero super divertente verso il Padon che diventa però poi carrabile per scendere al lago di Fedaia. La traccia originale aggira il lago sulla ciclabile, noi invece rimaniamo nella parte opposta sull'asfalto... ciclisticamente meno appagante, ma ve lo consiglio caldamente per l'aspetto paesaggistico che si puo' ammirare rivolti verso la Marmolada!
Finito il Lago si prende il sentiero 605 dietro al Rif. Castiglioni, che risulta divertente sino a quando incrocia la statale 641, poi con ciclabili lungo l'Avisio si ritorna a Canazei e si conclude il giro.
Non stanchi e con ancora il pensiero fisso sulla pista "Double U" intravista, prendiamo invece da loc. Alba il nuovissimo impianto che sale direttamente al Col del Rosc , imbocchiamo la pista da sbavo (tutta salti su dossi in terra e paraboliche!!!), passando per la "Zacan" e la "Infinity" fino a Pecol, poi imbocchiamo la 9.90 (pista rossa, medio-difficile) e giù nel sottobosco fantastico fino a Canazei... finita? Noooo! risaliamo con i due tronconi nuovamente al Col del Rosc e giù ancora per la "Double U". Ora che la conosco apro il gas e faccio salti da circo... che goduria, la rifarei allo sfinimento!!!
Giunti ancora una volta al Lupo Bianco imbocchiamo ora la "Elecric Line", variante nera. Discesa tostissima, ripida e con la parte finale infarcita di passaggi artificiali di tutti i tipi, passaggi su una trave larga una spanna compresa!
Rischiati un paio di jolly, con la bici che chiede pietà, con principi di vesciche alle mani e sorrisi da ebeti stampati in faccia, terminiamo alle 16 questa fantastica avventura, infangati come cinghiali ma contenti come bimbi al luna park !!!
Info: per chi voglia divertirsi esclusivamente nel bike park tra Canazei e Pordoi è sufficiente il pass giornaliero da 31 euro. Per usare anche gli altri impianti serve il Sellaronda day, 46 euro.
La mappa del Bikepark la potete scaricare da qui: Fassabike Park. Occhio che la Vauz-Pordoi è stata chiusa nel 2017 ed è in attesa di rifacimento.
DIVERTIMENTO : 10
DIFFICOLTA' : 7
PANORAMA : 10
NOTE: giro stile bike park al top !
DATI RIEPILOGATIVI:
Orario inizio: 09/23/2018 09:19
Orario fine: 09/23/2018 16:04
Distanza: 59 km (06:44)
Tempo movimento: 04:15
Altitudine minima: 1453 m
Altitudine massima: 2491 m
Dislivello positivo pedalato: 350 m
Dislivello negativo: -4534 m
Distanza: 59 km (06:44)
Tempo movimento: 04:15
Altitudine minima: 1453 m
Altitudine massima: 2491 m
Dislivello positivo pedalato: 350 m
Dislivello negativo: -4534 m
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