09 Luglio 2016 - sab
Non contenti di aver terminato il giro dell'Ortigara l'anno scorso che ci siamo inventati io e Paolo e già provato ma "castrato" per la mia distorsione alla caviglia, ci riproviamo nuovamente, questa volta con l'aggiunta di Franco.
Fino all'Ortigara la traccia è sostanzialmente simile alla precedente, uniche varianti la partenza dall'Ossario di Asiago (1000 mt) e la sosta lungo la salita per il caffè e un assaggio di dolci casalinghi presso la Malga Galmarara (1611 mt).
Arrivati sulla cima dell'Ortigara, ce la prendiamo con molto comodo, vista la stupenda giornata di sole che invita ad impigrirsi sdraiati al sole, specie dopo aver divorato un paninazzo. Riprendiamo il giro scendendo per il sentiero 839, quello più orientale, questa volta. Inizialmente scende di brutto, poi su un single track tutto sassi e rocce prosegue in un saliscendi poco pedalabile e spaccagambe verso loc Pozza dell'Ortigara, aggirando il Corno della Segala prima e raggiungendo in una divertente discesa tra i pascoli il bivacco Campoluzzo.
Arrivato con la gola arsa e la sacca completamente vuota (anche questa volta 2,5 litri non mi sono bastati), trovo una provvidenziale bottiglia di acqua, lasciata da qualche encomiabile escursionista e mi disseto con quella. Riprendiamo la marcia, sperando in una discesa , invece da qui in poi cominciano le sofferenze: salita pressochè impedalabile, grosse rocce, gradoni e il tutto in salita... arriviamo finalmente alla carrabile che conduce al bivio Conrad, strada in salita ma grazie a Dio pedalabile!
Conosciamo anche una coppia di biker teutonici che stanno facendo la loro Transalp da Vipiteno al lago di Garda: erano gia' al 4° giorno ma di energia ne avevano il doppio di noialtri, partiti in giornata! Al Bivio Condard ci separiamo: Visto il nostro sfiancamento e l'ora, decidiamo di tagliare anche stavolta.
A rimettersi stavolta il rientro per il Monte Meatta: abbiamo gia' la salita del basasenocio ad aspettarci! In cerca di carburante deviamo verso il Bivacco Fontane che vediamo animato da alpini: accoglienza calorosa a suon di goti di rosso nostrano e bianco della slovenia, con assaggi di formaggio! Grazie di cuore, W gli Alpini ! Procediamo barcollando con la vista annebbiata in una discesa fuori sentiero molto scassata, poi svaniti i fumi alcolici, dobbiamo fare i conti con la l'ultima dura salita verso il Monte Mosciagh e l'Interrotto, per scendere poi a tutta nel sottobosco della valle di Zemben, fichissimo, se non fosse che a meta' circa per un centinaio di metri ci sono vari alberi abbattuti e lasciati sul sentiero da scavalcare...
Rientro ad Asiago su vari tagli, compreso quello sullla mia gomma che riesce pero' a reggere fino all'Ossario, nel frattempo invaso dagli alpini di varie nazionalita' per il raduno del giorno successivo proprio sull' Ortigara. Giro bellissimo, peccato non averlo potuto farlo per intero nemmeno stavolta... sara' un motivo in più per riprovarci nuovamente!
Fino all'Ortigara la traccia è sostanzialmente simile alla precedente, uniche varianti la partenza dall'Ossario di Asiago (1000 mt) e la sosta lungo la salita per il caffè e un assaggio di dolci casalinghi presso la Malga Galmarara (1611 mt).
Arrivati sulla cima dell'Ortigara, ce la prendiamo con molto comodo, vista la stupenda giornata di sole che invita ad impigrirsi sdraiati al sole, specie dopo aver divorato un paninazzo. Riprendiamo il giro scendendo per il sentiero 839, quello più orientale, questa volta. Inizialmente scende di brutto, poi su un single track tutto sassi e rocce prosegue in un saliscendi poco pedalabile e spaccagambe verso loc Pozza dell'Ortigara, aggirando il Corno della Segala prima e raggiungendo in una divertente discesa tra i pascoli il bivacco Campoluzzo.
Arrivato con la gola arsa e la sacca completamente vuota (anche questa volta 2,5 litri non mi sono bastati), trovo una provvidenziale bottiglia di acqua, lasciata da qualche encomiabile escursionista e mi disseto con quella. Riprendiamo la marcia, sperando in una discesa , invece da qui in poi cominciano le sofferenze: salita pressochè impedalabile, grosse rocce, gradoni e il tutto in salita... arriviamo finalmente alla carrabile che conduce al bivio Conrad, strada in salita ma grazie a Dio pedalabile!
Conosciamo anche una coppia di biker teutonici che stanno facendo la loro Transalp da Vipiteno al lago di Garda: erano gia' al 4° giorno ma di energia ne avevano il doppio di noialtri, partiti in giornata! Al Bivio Condard ci separiamo: Visto il nostro sfiancamento e l'ora, decidiamo di tagliare anche stavolta.
A rimettersi stavolta il rientro per il Monte Meatta: abbiamo gia' la salita del basasenocio ad aspettarci! In cerca di carburante deviamo verso il Bivacco Fontane che vediamo animato da alpini: accoglienza calorosa a suon di goti di rosso nostrano e bianco della slovenia, con assaggi di formaggio! Grazie di cuore, W gli Alpini ! Procediamo barcollando con la vista annebbiata in una discesa fuori sentiero molto scassata, poi svaniti i fumi alcolici, dobbiamo fare i conti con la l'ultima dura salita verso il Monte Mosciagh e l'Interrotto, per scendere poi a tutta nel sottobosco della valle di Zemben, fichissimo, se non fosse che a meta' circa per un centinaio di metri ci sono vari alberi abbattuti e lasciati sul sentiero da scavalcare...
Rientro ad Asiago su vari tagli, compreso quello sullla mia gomma che riesce pero' a reggere fino all'Ossario, nel frattempo invaso dagli alpini di varie nazionalita' per il raduno del giorno successivo proprio sull' Ortigara. Giro bellissimo, peccato non averlo potuto farlo per intero nemmeno stavolta... sara' un motivo in più per riprovarci nuovamente!
DIVERTIMENTO : 8
DIFFICOLTA' : 7,5
PANORAMA : 9
NOTE: molto lungo e impegnativo
Dati riepilogativi | ||
Km: | tot. | 49,28 km |
Dislivello : | 1.700 | |
Max alt.: Min alt. | 2.099 mt 999 mt | |
Durata: | tot | 10 h |
in mov. | 6 h 15 min | |
Vel. | media | 7,8 Km/h |
max | 44,8 Km/h | |
Tempi: | salita | 6:00 h |
Orari | discesa Partenza Arrivo | 3:08 h 7.30 17.30 |
Meteo: | sole, molto caldo |
Traccia :
FOTO :
L'ALBUM COMPLETO lo trovate cliccando qui: PICASA
il nemico abbatte subito Franco
ma si continua
tra scenari paradisiaci
pausa caffe' alla Malga Galmarara
con foto di gruppo
si continua salire
fino al bivio Conrad
poi si sale ancora
fino al Bivio Italia
Piccola fonte d'acqua
con annessa coppia di tritoni
L'Ortigada e Paolo
paesaggi lunari
ci si perde tra le rocce
finalmente sulla cima
monumento ai caduti
si scende verso il dente Austriaco
dente austriaco
foto di gruppo
si scende
sentiero verso Campoluzzo
eccolo all'orizzonte
il bivacco
finalmente su forestale
brindisi dagli alpini, poi...
...si scende ubriachi
verso il Basasenocio
discesa di Zemben
qua non si passa
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