12 Settembre 2015 - sab
Uscita organizzata dal reparto riabilitativo - traumatologico per saggiare i recuperi fisici miei (al piede), di Paolo (alla spalla) e di Flavio (alle ginocchia) ... l'unico sano partecipante è Luca, sano lui ma non la sua la sua gloriosa gazzella che come al solito rivelerà strada facendo i suoi vari acciacchi.
Decidiamo per una cosa tranquilla, almeno sulla carta: la ciclabile degli Ezzelini lungo il muson da Castelfranco ad Asolo.
Per evitare problemi di parcheggio partiamo dal centro di Villarazzo, a fianco della chiesa. La ciclabile è ben segnalata dalla cartellonistica.
Si parte tra i vicoli del paese, si passa accanto alla statale fino alla Villa Salus di Castello di Godego, poi si prosegue su sterrato ottimamente manutenuto lungo il torrente Muson. Si susseguono diversi attraversamenti di strade, fate attenzione. Occhio anche in localita' Spineda: dopo un attraversamento della strada asfaltata verrebbe da proseguire diritti, ma e' un tratto di ciclabile senza fine... o almeno, noi abbiamo cercato di proseguire ugualmente sull'argine sull'erba ma il percorso seppur segnato sulla OpenMtb map diventa impraticabile perche' invaso da "spinari"... peccato.. forse in primavera con mebno vegetazione si potrebbe proseguire... Bisogna invece seguire le indicazioni, attraversando un ponte e prendendo la ciclabile , da questo punto non piu' lungo il Muson, sull'altra sponda.
Si prosegue poi tra tratti di strade secondarie e ciclabili fino alla frazione di Pagnano.
Da qui abbandoniamo la ciclabile all'altezza del ponte prendere la via che porta in salita verso Asolo (via Santa Caterina) solamente per una decina di metri, dopodichè prendere il passaggio tra due case sulla sinistra, attraversare lo "stornello" e ci si trova su un bel sentiero nel sottobosco che porta alla frazione di Casonetto.
Si prende nuovamente per asfalto e si circumnavigano i colli con diversi saliscendi verso la localita' Beccaccia.
Breve sosta per foto sulla locomotiva presente nel parco dell' osteria, poi riproseguiamo, prendendo però un altro breve ma bel sentiero sulla destra che parallelo all'asfalto ci porta all'incrocio di Levada.
Tappa riparazione gomma di cartavelina per Luca... non passa uscita che non buchi, ultimamente... e mentre la si ripara ci accorgiamo pure che sta perdendo anche il pacco pignoni...
Si prende verso destra direzione Cornuda e dopo 1 km circa (alla sbarra) si sale con pendenze medie del 10% verso il Santuario della Madonna della Rocca.
Arrivati sul piazzale antistante la Chiesa c'e una fontanella dove facciamo rifornimento d'acqua, scambiando due parole con il parroco. Scendiamo poi ritornando indietro una decina di metri e prendendo sulla destra la scaletta verso l'indicazione "servizi", raggiungiamo un fabbricato, lo aggiriamo e scendiamo sul sentiero ripido nr. 1 direzione Asolo.
In pratica si fa tutta la dorsale dei colli, un susseguirsi di su e giù anche impegnativi per fondo (eroso e se è piovuto di recente, molto fangoso) fino al bivio della Beccaccia (noi proseguiamo invece diritti), prima e Padre Nostro, poi (sempre diritti). Riprendiamo il sentiero 1, arrivando fino alla sbarra del Mostaccin. Attraversata la strada asfaltata decidiamo di salire per il colle di S.Giorgio ove sorge un carino tempietto con visuale molto panoramica sulla sottostante pianura. Riprendiamo il sentiero n.1 e ora su sentiero molto scassato inizialmente scendiamo fino ad una radura con un gruppo di case ed una fattoria... ci sarebbe il bel sentiero nr. 52 sulla sinistra ma c'è un divieto per le bici, essendo molto trafficato da pedoni la domenica.. E' sabato, ma decidiamo una volta tanto di rispettare i divieti e continuare a scendere sull'1 fino alla casetta degli Alpini, poi prendiamo la veloce discesa su asfalto fino al semaforo per entrare in centro ad Asolo, dove prendiamo via Foresto vecchio e alcune passaggi "segreti" per arrivare alla villa Razzolin. Da qui marciapiede fino all'imbocco della ciclabile e facciamo il percorso a ritroso dell'andata. Ritorno a velocità della luce, dove stare dietro alle 29 "da corsa" di Flavio e Luca con le enduro è cosa impossibile... io e Paolo arriviamo a Villarazzo distrutti, mentre loro stanno gia' caricando le bici in auto ... Luca scappa, noi invece ci facciamo la Radler di fine giro.
Bella sgambata, il mio piede sembra a posto (a pedalare, almeno) e pure la spalla di Paolo.
Si puo' ricominciare a fare sul serio!
Decidiamo per una cosa tranquilla, almeno sulla carta: la ciclabile degli Ezzelini lungo il muson da Castelfranco ad Asolo.
Per evitare problemi di parcheggio partiamo dal centro di Villarazzo, a fianco della chiesa. La ciclabile è ben segnalata dalla cartellonistica.
Si parte tra i vicoli del paese, si passa accanto alla statale fino alla Villa Salus di Castello di Godego, poi si prosegue su sterrato ottimamente manutenuto lungo il torrente Muson. Si susseguono diversi attraversamenti di strade, fate attenzione. Occhio anche in localita' Spineda: dopo un attraversamento della strada asfaltata verrebbe da proseguire diritti, ma e' un tratto di ciclabile senza fine... o almeno, noi abbiamo cercato di proseguire ugualmente sull'argine sull'erba ma il percorso seppur segnato sulla OpenMtb map diventa impraticabile perche' invaso da "spinari"... peccato.. forse in primavera con mebno vegetazione si potrebbe proseguire... Bisogna invece seguire le indicazioni, attraversando un ponte e prendendo la ciclabile , da questo punto non piu' lungo il Muson, sull'altra sponda.
Si prosegue poi tra tratti di strade secondarie e ciclabili fino alla frazione di Pagnano.
Da qui abbandoniamo la ciclabile all'altezza del ponte prendere la via che porta in salita verso Asolo (via Santa Caterina) solamente per una decina di metri, dopodichè prendere il passaggio tra due case sulla sinistra, attraversare lo "stornello" e ci si trova su un bel sentiero nel sottobosco che porta alla frazione di Casonetto.
Si prende nuovamente per asfalto e si circumnavigano i colli con diversi saliscendi verso la localita' Beccaccia.
Breve sosta per foto sulla locomotiva presente nel parco dell' osteria, poi riproseguiamo, prendendo però un altro breve ma bel sentiero sulla destra che parallelo all'asfalto ci porta all'incrocio di Levada.
Tappa riparazione gomma di cartavelina per Luca... non passa uscita che non buchi, ultimamente... e mentre la si ripara ci accorgiamo pure che sta perdendo anche il pacco pignoni...
Si prende verso destra direzione Cornuda e dopo 1 km circa (alla sbarra) si sale con pendenze medie del 10% verso il Santuario della Madonna della Rocca.
Arrivati sul piazzale antistante la Chiesa c'e una fontanella dove facciamo rifornimento d'acqua, scambiando due parole con il parroco. Scendiamo poi ritornando indietro una decina di metri e prendendo sulla destra la scaletta verso l'indicazione "servizi", raggiungiamo un fabbricato, lo aggiriamo e scendiamo sul sentiero ripido nr. 1 direzione Asolo.
In pratica si fa tutta la dorsale dei colli, un susseguirsi di su e giù anche impegnativi per fondo (eroso e se è piovuto di recente, molto fangoso) fino al bivio della Beccaccia (noi proseguiamo invece diritti), prima e Padre Nostro, poi (sempre diritti). Riprendiamo il sentiero 1, arrivando fino alla sbarra del Mostaccin. Attraversata la strada asfaltata decidiamo di salire per il colle di S.Giorgio ove sorge un carino tempietto con visuale molto panoramica sulla sottostante pianura. Riprendiamo il sentiero n.1 e ora su sentiero molto scassato inizialmente scendiamo fino ad una radura con un gruppo di case ed una fattoria... ci sarebbe il bel sentiero nr. 52 sulla sinistra ma c'è un divieto per le bici, essendo molto trafficato da pedoni la domenica.. E' sabato, ma decidiamo una volta tanto di rispettare i divieti e continuare a scendere sull'1 fino alla casetta degli Alpini, poi prendiamo la veloce discesa su asfalto fino al semaforo per entrare in centro ad Asolo, dove prendiamo via Foresto vecchio e alcune passaggi "segreti" per arrivare alla villa Razzolin. Da qui marciapiede fino all'imbocco della ciclabile e facciamo il percorso a ritroso dell'andata. Ritorno a velocità della luce, dove stare dietro alle 29 "da corsa" di Flavio e Luca con le enduro è cosa impossibile... io e Paolo arriviamo a Villarazzo distrutti, mentre loro stanno gia' caricando le bici in auto ... Luca scappa, noi invece ci facciamo la Radler di fine giro.
Bella sgambata, il mio piede sembra a posto (a pedalare, almeno) e pure la spalla di Paolo.
Si puo' ricominciare a fare sul serio!
DIVERTIMENTO : 6,5
DIFFICOLTA' : 6
PANORAMA : 6
NOTE: --
Dati riepilogativi | ||
Km: | tot. | 49,78 km |
Dislivello : | 515 mt. | |
Max alt.: Min alt. | 359 mt 72 mt | |
Durata: | tot | 3,30 h |
in mov. | 4 h 40 min | |
Vel. | media | 17,14 Km/h |
max | 39,3 Km/h | |
Tempi: | salita | -- |
Orari | discesa Partenza Arrivo | -- 7.51 12.30 |
Meteo: | sole, poco nuvoloso al mattino |
Traccia :
FOTO :
L'ALBUM COMPLETO lo trovate cliccando qui: PICASA
partenza
Pagnano
Beccaccia
foratura
monumento agli alpini
...la dice tutta sulla salita al santuario
santuario
imbocco del sent. 1
Luca
Paolo
verso S.Giorgio
Flavio e Paolo in S.Giorgio
Villa Razzolin
Villa Salus
Villarazzo
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