Latemar & Lago di Carezza

08 SETTEMBRE  2012 

Lago di Carezza

Remake con varianti dell'uscita del 2011 sul Latemar con visita al famoso Lago di Carezza.
La prima parte del giro e' la stessa dell'anno scorso: partenza da Predazzo, risalita tramite i due tronconi della funivia Latemar 2000 fino a Psso Feudo e poi circumnavigazione delle torri del Latemar.
Prima variante e' la discesa al Lago di Carezza: anziche' arrivarci subito per agevole forestale inghiaiata, abbiamo allungato e preso uno (il 13 poi il 10) dei numerosi sentierini numerati che scendono attraverso il bosco con stretto  single-track su radici e radicioni.. molto molto belli.
La veduta che si apre lascia a bocca aperta ! Abituati a vedere pozze alpine di torbida acqua marrone o verdastra, ci appare un laghetto di acqua trasparente che prende le sfumature piu' spettacolari di verde, azzurro e blu.. peccato le foto non rendano cosi' bene, bisogna vederlo per forza! Sarà mica un caso che oggi era preso d'assalto da comitive di turisti arabi e giapponesi..
Continuiamo poi per  il Passo Costalunga. Anzichè percorrere il sentierino ai bordi della statale come l'anno scorso, io opto per una variante su comoda strada forestale tutta nel bosco che in leggera salita mi fa sbucare  a 100 metri dall'Hotel Savoy, dove mi ricongiungo con Gianpiero che invece ha seguito la "vecchia" strada.
E' ora di pranzo, valutiamo in quale ristorante fermarci.. ne scegliamo uno con terrazza all'aperto distante dalla strada e ordiniamo due bei piattoni di fettuccine calasinghe con ragù di cervo accompagnati da due birrazze.. . ottime!
Ripartiamo, prendendo il lungo sentiero 519 sulla destra della statale che ci porta passando per boschi e Malghe fin sopra l'abitato di Moena.
Stavolta, anziche' scendere nel centro, optiamo per una variante: rimaniamo in quota proseguendo sul sentiero  521
L'idea era di arrivare sino a loc. Medil  e poi scendere in loc. Forno dal 517  ma, visto l'ora tarda decidiamo di fare una variante alla variante e scendere prima verso la sottostante ciclabile... putroppo becchiamo un sentiero segnalato con segnavia ma non numerato piuttosto accidentato con gradoni che scende troppo a picco e dobbiamo farci diversi metri a piedi..
Arriviamo comunque a fondovalle e percorriamo il resto della traccia lungo la comoda ciclabile tutta in discesa che ci accompagna fino agli impianti di Predazzo dove abbiamo parcheggiato l'auto.
Pensavo che rifacendolo  l'itinerario perddesse il suo fascino, invece saranno state complici anche le varianti e la visita al Lago di Carezza mi e' piaciuto ancora di più dello scorso anno!

Presenti ancora una volta gli immancabili FabioS e Gianpi.

Dati riepilogativi:
 
Km:           tot. 42 km
Vel. media/max:
 --
Tempo: 6,5 h
Dislivello : 1118 m. (1050 -2168)
Ascesa 1969 (1100 impianto)
Discesa 1971


Max altitudine: 2.168  mt
Meteo: sole , 6° al mattino, 17 al pomeriggio
Difficoltà: facile con pochi tratti impegnativi in discesa
Note: meglio evitare la variante alla variante sopra Moena

Traccia Gps e Mappa:

Foto:
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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